VIDEO | È quanto sostenuto dal Partito Socialista a margine dell'incontro con i vertici dell’istituto e l'Azienda sanitaria di Catanzaro. La struttura, inaugurata a Lamezia dopo venti anni di attese, non è ancora completa
Tutti gli articoli di Cronaca
«Non esiste nessun polo integrato». È questo il dato più importante dell’incontro durato oltre due ore, al quale la stampa non è stata ammessa, tra le figure apicali dell’Inail, esponenti dell’Asp di Catanzaro e una delegazione del Partito Socialista.
A sollecitare il confronto è stato proprio quest’ultimo con l'intento di capire cosa realmente fosse diventato il Centro Protesi Inail, struttura attesa per oltre venti anni e nata nel 2018 come costola della sede centrale di Budrio, in Emilia Romagna, e come polo integrato dell’azienda sanitaria.
Ma nelle convenzioni stipulate solo uno dei due attori, ossia l’Inail si sarebbe impegnato a rispettare quanto messo nero su bianco. I famosi posti letto per le degenze legate alla riabilitazione non sono stati attivati. «Questo – spiega il commissario del Psi del Lametino Milena Liotta - limita lo sviluppo del centro che dovrebbe essere a servizio dell’intero Sud Italia. È una struttura importante e con delle sue qualità, ma frenata rispetto a quello che potrebbe fare. L’azienda sanitaria si è limitata a parlare di difficoltà legate al Covid, per me è un alibi – dice ancora senza peli sulla lingua -. D’ora in poi monitoreremo con un impegno costante come si evolverà la situazione. Lo faremo al di là di ogni competizione elettorale, anche se questo tema rientrerà nella piattaforma regionale di impegni del partito».
«Tutto lo sviluppo delle attività è rallentato dalle inadempienze dell’Asp, nonostante il dispendio economico e di sforzi senza le ricadute economiche e sanitarie del progetto che doveva avere ambito meridionale», ha aggiunto.
Eppure l’Asp è commissariata e ancora di più dovrebbe fare rispettare gli impegni presi: «Non vogliamo più subire, ma vogliamo che determinate incongruenze e discrasie non siano più tollerate – incalza Liotta -. Pretendiamo verità e risposte, nel breve tempo, adeguate». Per quanto riguarda poi i ritardi nell’officina protesica l’Inail ha spiegato che è stata avviata con nuove strumentazioni ma ha avuto bisogno di tempi tecnici per entrare a regime.
Presente all’incontro anche il segretario regionale del Psi Luigi Incarnato: «È una sanità annunciata, denunciata e gridata, ma non ragionata. La Calabria ha bisogno di tecnologie e dei centri d’eccellenza. Quest’area è al centro della Calabria ma trascurata. Porteremo questo tema al centro del nostro partito». E, in effetti, la zona industriale di Lamezia Terme, sempre più decadente, continua a circondarsi di potenzialità mai espresse a pieno.