I carabinieri forestali della stazione di Spezzano Sila, al termine di un controllo condotto insieme al servizio veterinario dell’Asp di Cosenza, hanno posto sotto sequestro un allevamento di suini sito nel comune di Celico. I militari hanno accertato la mancanza, nell’azienda zootecnica, delle necessarie strutture per il corretto stoccaggio e smaltimento dei rifiuti prodotti dall’allevamento.

Liquami sversati nel torrente

Le deiezioni degli animali, per un totale di 550 suini, venivano invece sversate al suolo tramite una condotta di circa 130 metri appositamente realizzata, finendo col canalizzarsi negli impluvi naturali fino ad arrivare nel torrente Pinto e, da qui, nel torrente Cannavino. I liquami e le deiezioni si sono così accumulati su un’estesa area di circa tremila metri quadrati, fino a formare un importante spessore dall’odore nauseabondo. Classificate dalla normativa vigente come rifiuti speciali non pericolosi, le deiezioni animali, se non gestite correttamente, per l’elevato carico inquinante di azoto a essi posseduto, provocano un grave inquinamento del terreno, delle acque superficiali e delle falde acquifere.

Due persone denunciate

Sequestrati anche i pozzetti, la pompa e la tubazione utilizzati per l’illecito smaltimento. Si è inoltre proceduto al sequestro amministrativo dell’allevamento e dei capannoni con la prescrizione imposta dal servizio veterinario competente di spostare o macellare gli animali entro due settimane. I due proprietari sono stati denunciati alla Procura della Repubblica di Cosenza per inquinamento ambientale, attività di gestione rifiuti non autorizzata, danneggiamento, distruzione e deturpamento di bellezze naturali.