Il processo a carico di Domenico Sinopoli avrà inizio il prossimo 11 marzo. L’uomo, secondo l’accusa, avrebbe approfittato delle condizioni di fragilità di due pazienti oncologici costringendoli ad atti sessuali
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Il gip di Catanzaro ha accolto la richiesta del sostituto procuratore Graziella Viscomi e ha decretato il giudizio immediato nei confronti di Domenico Sinopoli, 44 anni, infermiere in servizio nell’unità operativa di Oncologia del presidio ospedaliero De Lellis (ora parte dell’Azienda ospedaliera universitaria Renato Dulbecco) imputato per per violenza sessuale, concussione, violenza privata e peculato.
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Una decisione accolta anche dalla difesa, rappresentata dall’avvocato Pietro Pitari, vista la delicatezza della vicenda e la fragilità delle persone coinvolte. Secondo l’accusa, Sinopoli avrebbe approfittato delle condizioni di «inferiorità (fisica e psicologica)» di due pazienti oncologici costringendoli a subire atti sessuali mentre erano stesi, con la flebo al braccio, a ricevere la terapia chemioterapica. Inoltre Sinopoli avrebbe anche intimato ai due pazienti di non denunciare nulla riguardo a quanto accaduto «evocando conoscenze criminali di un certo calibro nell’ambiente lametino».
Infine l’uomo avrebbe anche approfittato dell’errore di una persona che desiderava prenotarsi per una visita. Sinopoli avrebbe ricevuto da questa persona la 120 euro per «la prenotazione e successiva esecuzione di una visita ematologica, visita che non aveva mai luogo». Il processo avrà luogo il prossimo 11 marzo davanti al Tribunale collegiale di Catanzaro.