La squadra mobile di Catanzaro ha dato esecuzione all’ordine di carcerazione nei confronti di Francesca Passalacqua, catanzarese di 28 anni, emesso dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale Ordinario di Catanzaro – Ufficio esecuzioni Penali, poiché riconosciuta, con sentenza passata in giudicato, colpevole di aver illecitamente distribuito e smerciato dietro compenso sostanze stupefacenti.

In carcere

Francesca Passalacqua, dopo la notifica e le incombenze di rito è stata tradotta dai poliziotti nella casa circondariale di Castrovillari per scontare la pena di 4 anni 5 mesi e 27 giorni di reclusione nonché al pagamento di una multa di 37.000,00 euro. La donna era stata coinvolta nell’operazione denominata “Double Fault”, condotta dalla squadra mobile di Catanzaro nel 2012 e coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia, e che aveva interessato 46 persone, per lo più appartenenti alla comunità rom di Catanzaro, residenti nel quartiere Germaneto, da dove avevano assunto la gestione delle piazze di spaccio catanzaresi.

La rete di spacciatori

L’operazione aveva visto il coinvolgimento di una fitta rete di spacciatori, tutti appartenenti all’agglomerato abitativo in cui risiedevano gli aderenti al gruppo delinquenziale, composto anche da numerose donne, e tra queste la Francesca Passalacqua, che oltre a spacciare svolgevano anche compiti di rilievo nell’organizzazione dello spaccio di droga, provvedendo alla consegna dello stupefacente ed al ritiro del corrispettivo in denaro. In alcuni casi il gruppo criminale aveva fatto ricorso anche ai minori, occultando la sostanza stupefacente nei passeggini in cui vi erano dei neonati.

 

Area protetta

L’intera area di spaccio era protetta con servizi di vigilanza armata posti in atto dai membri del gruppo criminale e addirittura, nei momenti di particolare afflusso, l’ingresso era regolamentato da una sbarra mobile dalla quale facevano passare le autovetture solo dopo un oculato controllo degli occupanti.

 

l.c.