«Si tratta di un decreto da accettare nello spirito di fede e di ubbidienza ecclesiale, amando la chiesa anche in questo momento». Poche le parole usate dall’arcivescovo metropolita di Catanzaro-Squillace, Vincenzo Bertolone, a commento del decreto che nei fatti sancisce lo scioglimento del Movimento Apostolico. Il provvedimento è stato adottato lo scorso 14 giugno dalla Congregazione per la dottrina della fede dopo la visita apostolica che si è protratta dal 13 ottobre 2020 al 17 aprile 2021.

Oggetto della visita il Movimento Apostolico che il decreto sopprime sulla scorta di una serie di irregolarità. In primo luogo, sulla scorta della constatazione «che non vi sono elementi tali da attribuire origine sopran-naturale ai presunti fenomeni da cui è scaturito il movimento, e che al contrario si può giungere alla certezza morale che si tratta di esperienze personali della fondatrice non riconducibili a un'azione soprannaturale. Un’associazione riconosciuta con decreto arcivescovile nell’arcidiocesi di Catanzaro-Squillace il 18 gennaio 2001 e istituita all’indomani delle “presunte” rivelazioni della fondatrice Maria Marino, oggi ritenute non di origine soprannaturale.

Ma vi è di più, la triade di prefetti della Santa Sede – i cardinali Ladaria, Stella e Farrel – nel decreto constano «le gravi e profonde divisioni createsi in seno alla Chiesa diocesana di Catanzaro Squillace, in particolare all'interno del clero diocesano, a causa della attività del Movimento Apostolico». In ragione di ciò, «preso atto della non originalità del carisma di fondazione e della superficialità dottrinale che caratterizza i testi, la formazione e la predicazione del Movimento; viste le carenze istituzionali del Movimento, soprattutto nel suo governo a conduzione, di fatto, più familiare che statutaria, con indebite ingerenze; esaminata la situazione finanziaria» ne decretano lo scioglimento.

Per portare a compimento quanto disposto e approvato dal Santo Padre nel corso dell'udienza concessa al Prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede lo scorso 27 maggio viene nominato monsignor Ignazio Sanna, arcivescovo emerito di Oristano, e delegato della Sede Apostolica. Soppressa inoltre, l'asso-ciazione pubblica di fedeli Maria Madre della Redenzione. I beni dei movimento saranno devoluti a scopi be-nefici.