Tra poco più di una settimana avrebbe dovuto attaccare il camice al chiodo lasciando sguarnita l’avanguardia nella lotta al Covid. E invece ha deciso di non voltare le spalle alla sua azienda in un momento di grave difficoltà sotto il profilo sanitario. Continuerà così a coordinare le attività del drive through allestito nel quartiere Sala a Catanzaro, non più come dipendente dell’azienda sanitaria provinciale ma come semplice volontario; senza più percepire stipendio ma con il solo obiettivo di supportare i suoi colleghi.

La storia del dottor Francesco Santoro

Lui è Francesco Santoro, 62 anni, sanitario e dipendente dell’Asp di Catanzaro. Dall’inizio dell’emergenza è in prima linea nella lotta alla pandemia, l’azienda lo ha distaccato alla tenda militare dove ogni giorni si praticano decine e decine di tamponi sui soggetti potenzialmente infetti. A partire dal 1 aprile avrebbe potuto comodamente godere della meritata pensione e, invece, non se l’è sentita di lasciare la guida del presidio sanitario sul territorio anche sulla scorta della proroga dello stato di emergenza. E così continuerà a prestare servizio per il bene della collettività in forma gratuita grazie ad una convenzione sottoscritta dall’Asp e dal Cisom Corpo Italiano Soccorso Ordine di Malta. Resterà, quindi, al timone della tenda militare fin quando l’emergenza non sarà cessata.

Al servizio della collettività

«Vorrei ringraziare innanzitutto la commissione prefettizia che guida l’Asp di Catanzaro ma anche il direttore amministrativo, Francesco Marchitelli, per la grande disponibilità mostrata nel consentirmi di continuare questa avventura nella battaglia contro il covid» ha dichiarato Francesco Santoro. «Ritengo che in simili contesti emergenziali debba prevalere lo spirito di collaborazione per fronteggiare un nemico comune ma soprattutto restare al servizio della collettività. Per questa ragione ho deciso di rimanere al mio posto, al fianco dei colleghi, medici e infermieri impegnati in prima linea nella tenda militare. Al servizio dell’azienda ma soprattutto a servizio della comunità».