In seguito alle lamentele di cittadini e frequentatori del presidio sanitario, il Comune si è mosso per tramite del consigliere Andrea Critelli
Tutti gli articoli di Cronaca
PHOTO
Non sarà un’atmosfera magica da “Luci a San Siro” cantata da Roberto Vecchioni. Ma, almeno per adesso, quanti si recheranno per i più disparati motivi al Ciaccio-De Lellis (uno dei poli oncologici più importanti della regione, situato a due passi dal parco della biodiversità mediterranea di Catanzaro) da una certa ora della sera in avanti non dovranno più munirsi di torce elettriche da usare per poter camminare in piena sicurezza.
Stesso discorso vale per i mezzi in transito, ambulanze incluse in parecchi casi, non più costretti a procedere a passo d’uomo e con gli abbaglianti accesi lungo il chilometrico viale che bisogna percorrere dal cancello d’ingresso della struttura fino alle porte del nosocomio e, naturalmente, in senso inverso nel frangente in cui vi si devono allontanare. E sono davvero tantissimi, poiché nella fattispecie si parla di un presidio sanitario ultra-specialistico, oltretutto circa un anno fa diventato anche un frequentatissimo centro vaccinale anti-Covid. Un provvedimento importante, quest’ultimo, adottato dalle autorità sanitarie locali per far fronte alle esigenze della massiccia campagna vaccinale, che ha reso il Ciaccio una sorta di “porto di mare” a ogni ora del giorno fino alle 20 circa, giorni festivi compresi.
Era assolutamente necessario, quindi, che l’area non fosse avvolta dalle tenebre a partire da metà pomeriggio, anche considerato il periodo invernale e il conseguente rapido arrivo del buio notturno. Non poteva essere altrimenti, insomma, dal momento che i cosiddetti corpi luminosi dei pali della luce erano in larga parte inservibili. Ma grazie alle sollecitazioni di un consigliere comunale, Andrea Critelli, che ha preso a cuore la segnalazione de LaC, spendendosi con gli uffici di Palazzo De Nobili malgrado la competenza sulla struttura e la zona circostante sia dell’Asp, ha favorito la risoluzione di un problema molto serio trascinatosi per moltissimo tempo. Uno stato di cose accolto con grande favore dalle tante persone che si recano nella struttura o nei pressi.
E si tratta di persone sovente presenti nell’area non soltanto per sottoporsi a trattamenti medici di qualsivoglia natura o per rendere visita a un degente. Bensì, al contrario, pure di frequentatori abituali del viale per fare qualche salutare passeggiata, soprattutto appartenenti alla terza età, o per portare i propri animali domestici ovvero praticare attività sportiva. Cittadini che ora potranno recarsi lì senza rischiare di essere investiti da un’auto in transito oppure di inciampare.