L'impugnativa della sentenza del Tribunale amministrativo che aveva confermato la bontà dell'operato dei vertici aziendali è stata avanzata da circa trecento candidati in un primo tempo ammessi alle successive fasi concorsuali
Tutti gli articoli di Cronaca
PHOTO
Nuovo colpo di scena nell'intricata vicenda che vede al centro i concorsi banditi dall'azienda ospedaliera Pugliese-Ciaccio di Catanzaro finalizzati al reperimento di diciotto infermieri e trenta operatori sociosanitari, sospesi e, infine, annulati dal management lo scorso agosto a causa di anomalie e irregolarità verificatesi durante le prove preselettive tenute a luglio nell'auditorium della fondazione Terina a Lamezia Terme.
Dopo la recente sentenza del Tribunale amministrativo regionale che ha confermato la bontà dell'operato dell'azienda ospedaliera rigettando il ricorso proposto da circa trecento candidati in un primo tempo ammessi alle successive fasi concorsuali, continua adesso la battaglia legale ma spostandosi a Palazzo Spada.
Già domani mattina verrà depositato un nuovo ricorso al Consiglio di Stato con il quale si chiede la riforma della sentenza del Tar Calabria e, contestualmente, l'annullamento della delibera del direttore generale, Giuseppe Panella, con cui era stato disposto l'annullamento delle due prove preselettive. L'obiettivo dei circa trecento candidati, assistiti dagli avvocati Giuseppe e Francesco Pitaro, è quello di rendere nuovamente efficaci le graduatorie stilate in un primo tempo dai vertici aziendali sulla base delle non provate irregolarità.
Luana Costa
LEGGI ANCHE: Concorsi al Pugliese, il Tar rigetta il ricorso: prove annullate
Concorsi al Pugliese, i non ammessi contrattaccano dinnanzi al Tar
Concorsi al Pugliese, ricorso al Tar da chi si è visto annullare la prova
Concorsi al Pugliese, l’avvocato degli esclusi: «Una battaglia di civiltà morale»
Concorsi al Pugliese: tutti i candidati saranno ammessi alla prove scritte
Concorsi al Pugliese e la foto contestata: è guerra tra i candidati