I ripetitori di telefonia mobile e di videosorveglianza realizzati nella storica località Pietra del Castello si trasformano in conflitto politico a Cassano. Si tratta di un sito che è sede archeologica dei resti di una rocca costruita su un’antica fortificazione normanna, distrutto dalle truppe napoleoniche nel 1799. Del castello si è conservata la celebre torre dell’orologio, icona della storia cassanese.

La denuncia è del Movimento civico di centro che chiede un'immediata «modifica del Piano antenne – approvato con delibera n. 22 del 30 aprile 2015 e avente oggetto il “Regolamento per il corretto insediamento urbanistico e territoriale degli impianti radioelettrici per telecomunicazione” – o la redazione di un piano ex novo». La richiesta è che si proceda alla «eliminazione di ripetitori in luogo a vocazione turistico-religiosa» e che, più in generale, ci si attenga ai «criteri di efficienza e modernizzazione».

Pronta la replica dell’amministrazione comunale secondo cui «le attrezzature installate sulla Croce della Pietra del Castello risalgono all’anno 2006, con regolare permesso a costruire a seguito dell’approvazione di una delibera della Giunta Comunale del tempo. A seguire, nella primavera del 2019, la società titolare dell’autorizzazione in questione, ha presentato istanza per la sostituzione delle apparecchiature, che venne regolarmente autorizzata dal responsabile dell’Area Tecnica dell’ente. Tutto avvenne sotto la gestione del Comune di Cassano All’Ionio a cura della Commissione straordinaria (Muccio-Guida-Pacchiarotti). Al riguardo, esiste un’autorizzazione che certifica la compatibilità dell’intervento dal punto di vista urbanistico». Nel frattempo, l’amministrazione «si è resa promotrice di un incontro con H3G per verificare la possibilità di eliminare l’obbrobrio realizzato nel tempo sulla croce della Pietra del Castello».

Videosorveglianza prevista nel progetto

«Per quanto concerne il palo di ripetitori di segnale di recente installato nel medesimo luogo- si afferma in una nota comunale- esso riguarda il sistema di videosorveglianza che si sta realizzando su tutto il territorio comunale regolarmente previsto nel progetto approvato dalla Commissione straordinaria. Per correttezza e completezza di informazione, è opportuno informare che le apparecchiature in un primo momento installate sulla Croce in ferro, vennero repentinamente rimosse, su disposizione dell’amministrazione locale guidata dal sindaco Papasso, anche a seguito di contatto avuto con il vescovo di Cassano».

«In data odierna è stata convocata la direzione lavori e l’impresa esecutrice per una disamina della problematica. Nel corso del confronto, ha aggiunto, abbiamo chiesto di rivedere la predetta installazione, nonché di mitigarla in maniera idonea per avere un minore impatto negativo con l’ambiente. È inutile ribadire - è stato sottolineato da Palazzo di Città - l’importanza che riveste il Progetto di Videosorveglianza per il territorio, necessario per garantire sicurezza e maggiore controllo per la tutela dell’ordine e della sicurezza pubblica».