In Calabria succede che una competizione elettorale si surriscaldi non per i temi trattati dai candidati a sindaco durante i comizi prima del voto, ma per la scelta di una persona di aderire a un progetto politico. Chi “scende in campo” lo fa per dare il suo contributo alla comunità in cui vive, per portare nuove idee all’interno di un programma elettorale, offrendo spunti di riflessione a chi è chiamato a dare la preferenza a uno o all’altro candidato a sindaco. Ma tutto ciò sembra aver scatenato la reazione scomposta di chi tiene a un’altra lista.

Siamo a Cariati, dove in queste ore circola su Whatsapp un audio in cui uno dei candidati sarebbe stato preventivamente “avvisato” che la candidatura, nello specifico di una ragazza di 26 anni, nella lista capeggiata dall’imprenditore Saverio Greco potrebbe avere gravi conseguenze a livello lavorativo in caso di successo elettorale della lista per la quale “tifa” una professionista della zona, dalla quale sarebbe partito il messaggio.

«Se noi vinciamo non ti faccio più lavorare a scuola», avrebbe detto il mittente dell’audio. La storia, secondo quanto si apprende, sarebbe giunta sul tavolo dell’autorità competente. Sul caso vige il massimo riserbo.

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