Solo questa mattina la Provincia dopo i molti solleciti dei sindaci ha iniziato l'opera di pulizia sulle prime 17 strade di competenza
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«Splendido, unico, panorama bellissimo, ma in questa provincia non sanno cosa sono i decespugliatori… Non sanno cosa significa pulire le strade…», è il commento di un turista in vacanza a Tropea. E come dargli torto? Basta infatti percorrere le principali arterie vibonesi per imbattersi in canneti e sterpaglie, spazzatura e buche. Strade prive di segnaletica orizzontale, mentre quella verticale è nascosta dalla vegetazione.
Canneti che nascondono segnaletica
Il nostro viaggio parte dalla famigerata ex 522, conosciuta come Strada del mare che si dipana lungo la Costa degli dei. Da stamattina, nel tratto che attraversa Pizzo sono entrate in azione le ruspe inviate dal presidente della Provincia di Vibo Valentia, Salvatore Solano, che, solo dopo numerosi solleciti da parte dei sindaci, ha avviato i lavori di pulizia sulle prime 17 arterie di competenza provinciali, per un importo di 85mila euro. «Per i lavori di pulizia delle strade sono state messe a disposizione complessivamente 150mila euro», ha fatto sapere a chi parla di somma esigua, se si considerano gli oltre 900 chilometri di rete viaria provinciale, come irrisorie sono le somme per la sistemazione delle buche, pari a 30mila euro.
Sp 522, il biglietto da visita sbiadito
Proseguendo verso Vibo Marina altri operai lavorano lungo il tracciato. In alcuni tratti la vegetazione invade la carreggiata impedendo la piena visibilità agli automobilisti, circostanza che rende ogni curva un pericolo. Difficile, soprattutto per chi non è del posto, orientarsi senza la possibilità di potere leggere la cartellonistica stradale. Una strada che è il biglietto da visita dei turisti che arrivando a Tropea vengono accolti da un’insegna sbiadita dal tempo.
Il pericolo corre sulla Sp 17
Non va meglio sulla provinciale 17, altra strada che collega l’entroterra con la Costa degli dei. Anche qui la segnaletica orizzontale è inesistente, mentre quella verticale viene letteralmente inglobata (e nascosta) dalla vegetazione. Un’arteria pericolosissima, priva di dissuasori di velocità, di segnaletica stradale e di illuminazione, teatro di numerosi incidenti stradali, non di rado con esiti fatali. L’ultimo sinistro si registra durante il nostro servizio giornalistico. A bordo strada due auto entrate in collisione e una pattuglia dei carabinieri per i rilevi.
Insomma, lo spicchio di Calabria con la più alta densità di strutture turistiche continua a deludere i visitatori in termini di servizi e di sicurezza sulle strade.