Il consigliere regionale: «Non sono state attivate le procedure per l'acquisto dei dpi per gli operatori addetti allo spegnimento degli incendi»
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«Calabria Verde è ormai allo sbando e la mancata approvazione dell'Atto aziendale, da parte della seconda Commissione del Consiglio regionale, ne è la prova. Questa importante azienda in house della Regione non ha una governance. Anche il mancato confronto con i sindacati, che hanno posto questioni importanti per l'adozione del nuovo atto aziendale e il fabbisogno del personale, sottolinea la non presa in considerazione della questione da parte dei vertici dell'Azienda». Lo afferma, in una nota, il consigliere regionale del Pd, Carlo Guccione.
«Inoltre, la mancata presentazione dei Piani di fabbisogno per l'assunzione del personale per il triennio 2021-2023 - prosegue Guccione - rischia di paralizzare le attività dell'azienda. Anche il 'Piano regionale di previsione, prevenzione e lotta attiva contro gli incendi boschivi' rischia di rimanere sulla carta visto che ancora non sono state attivate le procedure per l'acquisto dei dispositivi di protezione individuali per gli operatori addetti allo spegnimento degli incendi. Così come l'istituzione del servizio di Sorveglianza e monitoraggio della rete idrografica regionale che non ha mai avuto la possibilità di poter svolgere con la dovuta efficienza ed efficacia la sua attività visto che a distanza di anni non sono ancora stati avviati i Presidi territoriali idrogeologici e idraulici».
In conclusione:«Sono tante le questioni rimaste in sospeso - sottolinea il consigliere regionale del Pd - e i lavoratori attendono risposte. È grave, poi, che l'Ente più grande della Regione non tenga conto della sicurezza sul lavoro visto che, ad esempio, gli operatori addetti alla sicurezza sono esposti a enormi rischi e per poter lavorare in sicurezza devono avere mezzi adeguati, indossare il giusto equipaggiamento e specifici dispositivi di protezione individuali».