Anche se un esito annunciato, la scarcerazione dell’ex killer di Cosa nostra, Giovanni Brusca ha scatenato reazioni e critiche. Alle parole indignate della vedova di Tina Montinaro, la vedova di Antonio Montinaro, il caposcorta di Giovanni Falcone, hanno fatto seguito quelle più moderate della sorella del magistrato ucciso nella strage di Capaci nel ’92, Maria Falcone. Ai familiari delle vittime, poi, si aggiungono le posizioni della politica.

Salvini: «Non è giustizia»

Nel dettaglio, il leader della Lega, Matteo Salvini ha evidenziato: «Autore della strage di Capaci, assassino fra gli altri del piccolo Giuseppe Di Matteo, sciolto nell'acido perché figlio di un pentito. Dopo 25 anni di carcere, il boss mafioso Giovanni Brusca torna libero. Non è questa la "giustizia" che gli italiani si meritano». 

Raggi: «Vergogna»

Parole dure anche nel commento social della sindaca di Roma, Virginia Raggi: «Brusca libero? Non voglio crederci. È una vergogna inaccettabile, un'ingiustizia per tutto il Paese. Sempre dalla parte delle vittime e di chi lotta e ha lottato contro la mafia», scrive su Twitter.

Meloni: «Affronto alle vittime»

Sulla stessa scia, le dichiarazioni della leader di Fratelli d'Italia, Giorgia Meloni: «Il boss di Cosa Nostra Giovanni Brusca - lo "scannacristiani" che ha commesso e ordinato personalmente oltre centocinquanta delitti, ha fatto saltare in aria il giudice Falcone e la sua scorta e ha ordinato di strangolare e sciogliere nell'acido il piccolo Di Matteo - è tornato libero. È una notizia che lascia senza fiato e fa venire i brividi».

«L'idea che un personaggio del genere sia di nuovo in libertà è inaccettabile, è un affronto per le vittime, per i caduti contro la mafia e per tutti i servitori dello Stato che ogni giorno sono in prima linea contro la criminalità organizzata. 25 anni di carcere sono troppo pochi per quello che ha fatto. È una sconfitta per tutti, una vergogna per l'Italia intera».