VIDEO | Un 44enne residente nel centro costiero vibonese denuncia: «Anche accedere agli uffici del municipio è impossibile»
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Emiliano ha 44 anni. Dal 2017 è costretto su una sedia a rotelle a causa di un ictus, conseguenza di un incidente sul lavoro avvenuto a Torino nel 2005. Ormai invalido, tre anni fa, insieme alla compagna, ha deciso di ritornare nella sua terra natia, Briatico.
I problemi sono iniziati sin da subito. In via Marina, nei pressi della sua abitazione, non c'è un posto riservato ai disabili. Ha provato a chiedere ai vigili un posto al lui riservato, ma gli agenti gli avrebbero risposto che c'è abbastanza spazio e non è necessario.
«Briatico non è un paese per tutti», l'amaro commento del quarantenne che in questa realtà aveva progettato il suo futuro. Una vita normale, fatta di diritti e doveri. Con lui decidiamo di raggiungere il Comune guidato da una terna commissariale dopo lo scioglimento degli organi elettivi dell'Ente per infiltrazioni mafiose.
All'ingresso c'è una rampa per disabili, ma una volta dentro, ci scontriamo con una barriera architettonica: le scale. Impossibile raggiungere i piani alti. Gli agenti della polizia municipale non sono presenti. Avremmo voluto chiedere loro perché non concedono ad Emiliano un'area parcheggio.
«Hanno speso 300 mila euro per la ristrutturazione dell'edificio - spiega l'uomo - e non hanno pensato né a un ascensore, né a un bagno per disabili».
Una battaglia di civiltà che Emiliano vuole portare avanti per tutte quelle persone che si trovano nelle sue stesse condizioni. Accanto a lui tutta la comunità briaticese che lo sostiene. Persone come Pino Albanese volontario del banco alimentare. «Lo abbiamo adottato come un figlio, lo aiutiamo in tutte le faccende. Insieme ad altri soci e alla parrocchia abbiamo costruito una piccola rampa che gli permette di accedere al suo appartamento».