VIDEO | Il 73enne ucciso dalla polizia federale dopo avere assassinato 5 persone e ferito gravemente una sesta era originario di Vazzano. Emigrò oltreoceano ancora minorenne
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«Era una brava persona, un grande lavoratore». È ancora scosso il cugino di Francesco Villì, autore della strage della palazzina di Vaughan, in Canada, ucciso dalla polizia federale dopo avere assassinato 5 persone e ferito gravemente una sesta. «Chissà che cosa gli sarà passato per la mente», afferma con sconcerto.
Il 73enne emigrato in Canada ancora minorenne, era originario di Vazzano, nel Vibonese. La notizia ha creato stupore e incredulità nel paese delle preserre vibonesi dove vivono alcuni familiari e amici. «Lo abbiamo saputo ieri sera tramite un emigrato canadese che ha chiamato una sua parente qui a Vazzano per informarla», racconta un altro cittadino che ricorda di averlo incontrato quattro anni fa in paese: «Era un pò esaltato, non era più il ragazzo che avevamo conosciuto 50 anni fa. Ricordo che si lamentava perché non si trovava bene nel suo paese natio». Molti in paese lo conoscevano: «Ho sentito al tg della sparatoria ma non sapevo fosse di Vazzano», commenta un’altra anziana.
«Da anni – raccontano i vicini ai media canadesi – Villi era in guerra con gli amministratori del suo condominio per via della vicinanza del locale tecnico della struttura al suo appartamento. «Inquinamento elettromagnetico e acustico – ripeteva in modo sconnesso nel video pubblicato su Facebook poco prima di compiere la strage– sono anni che non dormo». L’uomo domenica sera aveva sfogato il suo malessere in una lunga diretta social: «Sono degli assassini – ripeteva – e mi stanno ammazzando a casa mia. Io sono pronto a morire».