Ha fatto scena muta davanti al gip D. F., 36 anni, di Borgia, tratto in arresto ieri, dai carabinieri, con l’accusa di maltrattamenti in famiglia e tentata estorsione. L’uomo, difeso dall’avvocato Antonio Lomonaco, è accusato di aver tenuto un comportamento violento nei confronti dei genitori, di 67 anni e 64 anni, ai quali chiedeva continuamente denaro. Secondo l’accusa, il 36enne rispondeva ai no del padre e della madre con minacce e gesti brutali «infliggendo loro penose condizioni di vita e procurando loro costante afflizione e paura», scrive la Procura di Catanzaro.

Schiaffi e sputi contro la madre

In particolare li avrebbe minacciati quotidianamente di morte, rivolgendo loro frasi del tipo «Vi devo distruggere tutti, ormai la mia vita è andata e devo distruggere tutti, ti devo accecare».
Lanciava ripetutamente oggetti contro suo padre, spintonava la madre – si legge nella richiesta di misura cautelare - spintonandola, sputandole in faccia e colpendola con poderosi schiaffi al volto; distruggeva le suppellettili di casa; in più di una occasione avrebbe tentato di buttare la madre giù dalle scale.

La benzina sulla casa e sui genitori

Il 22 luglio, dopo l’ennesima richiesta di denaro, avrebbe avuto una escalation di violenza: dopo aver minacciato i genitori con insulti e brandendo una mazza di ferro ha, poi, cosparso il pavimento di casa, i genitori e le auto parcheggiate sotto l’abitazione con benzina, cercando di mettere fuoco con un accendino, fuoco prontamente spento dagli stessi genitori.
Non pago avrebbe afferrato la madre dai capelli sbattendola violentemente a terra nel giardino dell’abitazione fino a farle perdere conoscenza.

Il 27 luglio, dopo l’ennesima lite, avrebbe capovolto una bombola con metano minacciando di dare fuoco alla casa, poi si sarebbe rivolto contro il padre scagliandogli contro uno sgabello di ferro.
Il 28 luglio, dopo aver chiesto oltre 4000 euro, al rifiuto sarebbero scattate nuove minacce di morte contro i genitori affermando: «… anche se mi arrestano che mi danno i domiciliari e dopo farò il resto».

«Forse ho ammazzato mamma»

L’indagato viveva con i genitori ed era, si apprende dai brogliacci del procedimento, noto ai carabinieri della Stazione di Borgia per i suoi comportamenti violenti. Più volte i militari erano intervenuti per fermare le violenze del 36enne che in una occasione era stato anche accompagnato in ospedale per essere curato. Ne era però uscito il giorno dopo rifiutando le cure.
La madre aveva riferito alle forze dell’ordine di non voler denunciare il figlio per non rovinarlo.
Ma le testimonianze raccolte dai carabinieri si facevano sempre più allarmanti. In una occasione l’indagato aveva telefonato al padre dicendogli: «Forse ho ammazzato mamma». L’uomo era tornato dal lavoro trovando la moglie a terra piena di lividi.

La denuncia

Dopo tanto penare i genitori, il 29 luglio, si sono recati dai carabinieri e hanno raccontato tutte le violenze subite da dicembre 2023. I genitori hanno anche affermato di avere paura di tornare a casa perché spaventati da eventuali irruzioni violente del figlio.

Il gip: «Clima vessatorio»

Dai controlli effettuati dai militari, si è appreso che il padre aveva denunciato il figlio già il primo giugno per il reato di maltrattamenti in famiglia e minaccia. L’uomo aveva riferito che il figlio avanzava, costantemente, richieste di denaro ai genitori, volte a sopperire ni propri debiti di droga.
«È evidente, dunque, il clima vessatorio nel quale si trovano a vivere i coniugi», ha scritto il gip che ritiene l’indagato «una persona violenta e aggressiva, che con il proprio comportamento sta nuocendo alla vita dei suoi genitori, i quali temono per la propria incolumità».