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Oggi personale della squadra mobile di Catanzaro su disposizione del Tribunale di Catanzaro - Seconda Sezione Penale, ha tratto in arresto Rolando Russo, trentaquattrenne di Sellia Marina nel Catanzarese.
L'operazione
L’uomo era stato tratto in arresto nel novembre del 2016, nel corso dell’operazione denominata “Borderland” per il reato associazione mafiosa. Le investigazioni avevano permesso di accertare che Rolando Russo aveva preso attivamente parte alla cosca di ndrangheta capeggiata da Giovanni Trapasso di San Leonardo di Cutro.
A servizio della cosca
In particolare, il 34enne era un soggetto consapevolmentea disposizione del sodalizio, lo stesso infatti era stato delegato a sovrintendere alle attività economiche ed agli investimenti della cosca in Veneto, dove gestiva di fatto, un esercizio commerciale di San Giovanni Lupatoto. Russo, inoltre, assicurava supporto logistico ai vertici dell’organizzazione in visita a Verona, mantenendo rapporti con alcuni imprenditori a disposizione della cosca.
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Ricorso respinto
Il provvedimento che ha oggi colpito il 36enne è conseguenza della decisione della Corte di Cassazione che ha ritenuto inammissibile il ricorso presentato dallo stesso contro l’ordinanza già emessa dal Tribunale di Catanzaro- Sezione Seconda Penale che, già in data 27/06/2017, ripristinava a suo carico la misura cautelare della custodia in carcere. Lo stesso dopo le formalità di rito veniva associato alla casa circondariale di Catanzaro a disposizione dell’autorità giudiziaria.
l.c.