Continua senza sosta l'attività investigativa nei Comuni del Tirreno cosentino da parte della procura guidata da Pierpaolo Bruni. Dopo gli arresti a scopo cautelativo dei sindaci di Fuscaldo, Guardia Piemontese e di Aieta, quest'ultimo nella sua qualità di funzionario pubblico, stamattina le Fiamme Gialle hanno fatto irruzione prima nel Comune di Maierà e poi nella sede diamantese dell'impresa di costruzioni riconducibile al sindaco di Maierà, Giacomo De Marco. 

Contemporaneamente, intorno alle 8, altri militari si sono recati al Comune di Verbicaro per acquisire ulteriore documentazione relativa ai lavori di via Monsignor Raimondi, sempre riconducibili all'impresa di De Marco e già in passato oggetto di polemica.

Stranezze denunciate dalla minoranza

A marzo del 2017 a Verbicaro fu convocato un consiglio comunale di fretta e furia per decidere dell'espulsione dell'allora consigliere di minoranza Giuseppe De Luca, eletto con con la lista “Per Verbicaro”. Il motivo ufficiale era da imputare ad una situazione debitoria dell’uomo causata dal mancato pagamento di tributi comunali e canoni di gestione, ma circostanze e tempistiche erano apparse sospette.

Tanta fretta era forse da ricercarsi in un’incessante e pressante attività di opposizione, supportata dall'altro consigliere di minoranza Giuseppe Gamba, che al primo cittadino Francesco Silvestri e alla sua maggioranza avrebbero lasciato poco spazio di agire.

Tra le denunce che i due avevano inoltrato a procura e Corte dei Conti nelle settimane precedenti, che andavano dal malfunzionamento del depuratore cittadino all’assegnazione di un alloggio popolare ai genitori di un consigliere di maggioranza, c'era proprio quella sui lavori di via Monsignor Raimondi. I due oppositori, dopo aver chiesto delucidazioni anche all'ufficio tecnico comunale, il giorno seguente avevano notato lo stop di ogni attività.