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Lo dichiara in una nota il consigliere regionale cosentino Domenico Bevacqua, accogliendo le proteste dei calabresi che da giorni viaggiano sui social network per la gestione degli impianti sciistici calabresi. Era annunciata una stagione di successo: ancora risultano chiusi la gran parte degli impianti.
"I cittadini, giustamente, protestano ma noi politici, noi classe dirigente, non possiamo limitarci ai soliti scarica-barile: il nostro compito è quello di offrire risposte, chiare e tempestive - ha aggiunto Bevacqua - Innanzi tutto, è indispensabile dotare l’Arsac degli strumenti necessari per colmare le lacune strutturali degli impianti. Nel medesimo ordine di priorità, da diversi mesi ho provveduto a far approvare in consiglio regionale un ordine del giorno che richiamava l'attenzione sui punti di ristoro cfs chiusi su tutto il territorio silano, così come condivido in pieno l'allarme sollevato dal presidente della pro loco di Camigliatello, Eugenio Celestino, sulla impraticabilità di molte vie di collegamento, sull'abbandono della Casa del Forestiero, sulla mancata apertura del Museo Archeologico della Sila, sulla criticità ambientale causata dall'accumulo di discariche abusive. Il progetto "Montagna solidale", che presenterò nei prossimi giorni, va esattamente nella doverosa direzione di salvaguardare e valorizzare il territorio e le persone che, spesso per pura passione e a prezzo di grandi sacrifici, decidono di vivere in luoghi incantevoli ma abbandonati a sé stessi. È arrivato il momento che ognuno si assuma le proprie responsabilità e proponga soluzioni congrue e concretamente realizzabili. La montagna è un valore in sé: non si tratta di porre toppe in occasione delle emergenze. Qui si tratta di decidersi e decidere, di spazzare via le burocrazie sclerotizzzate e di porre in essere misure strutturali e di lungo periodo".?