Ieri notte istituzioni e cittadini hanno atteso il rientro del corpo del sergente maggiore Gianluca Spina scortato da militari, dai carabinieri e da un picchetto del 186esimo reggimento della Folgore. Una fiaccolata lo ha accompagnato fino alla chiesa di San Giovanni Battista
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Poco dopo la mezzanotte di ieri la salma del sergente maggiore Gianluca Spina, il 49enne morto a Pisa dopo un lancio con il paracadute, è arrivata a Belsito - suo comune d’origine - scortata dal personale del Comando militare Esercito Calabria, dai carabinieri e da un picchetto del 186esimo reggimento.
All’ingresso del piccolo paesino, ad attendere l’autocolonna, in rispettoso e religioso silenzio, il sindaco Evira Cozza e tantissimi concittadini del militare deceduto prematuramente. Le persone presenti coordinate dal personale militare, in processione, con le fiaccole, hanno accompagnato il feretro fino alla piazzetta del paese e quindi alla Parrocchia di San Giovanni Battista. I funerali si terranno domani mattina, 22 aprile, alle 10.30.
Un lungo applauso ha accolto la bara del S.M. Par. Spina, avvolta dal Tricolore con sopra il suo Basco Amaranto e prima di entrare in chiesa, il picchetto ha chiamato un tonante “Folgore” per Gianluca. Dopo una breve preghiera, la comunità è stata invitata a rientrare alle proprie abitazioni, mentre la famiglia ed picchetto sono rimasti in chiesa a veglia di Gianluca.