Il ministro dell'Istruzione chiarisce che il Governo non sta pensando a misure più stringenti per la scuola e invita a riflettere sulle attività dei ragazzi dopo le lezioni: «Da lì nascono i focolai»
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«Non c'è alcuna ipotesi di provvedimenti restrittivi per le scuole. Il Governo non ne ha affatto discusso. E sarebbe strano il contrario: i dati ci confermano che le scuole sono luoghi molto più sicuri di altri». Lo scrive sulla sua pagina Facebook il ministro dell'Istruzione Lucia Azzolina, proprio nelle ore in cui l'Esecutivo lavora al nuovo Dpcm.
«A scuola ci sono regole, anche molto stringenti, che studenti, studentesse e personale stanno rispettando con grande senso di responsabilità» continua Azzolina, che invita invece a puntare lo sguardo su cosa fanno e come si comportano gli studenti una volta suonata la campanella che sancisce il termine delle lezioni: «Credo vada fatta una riflessione seria su tutte quelle attività, anche ricreative, che riguardano i nostri ragazzi fuori da scuola, dopo l'orario scolastico. Episodi recenti ci dimostrano che spesso sono l'origine di focolai che costringono alla quarantena decine di giovani e adulti».
Sulle soluzioni da adottare all'interno della scuola per contrastare la diffusione del contagio, inoltre, informa: «Il Governo sta valutando l'utilizzo dei test rapidi anche per le scuole, come sto chiedendo da tempo».