Nella giornata di ieri la Polizia di Stato, nell'ambito di servizi di controllo del territorio volti al contrasto del fenomeno di sottrazione di minori stranieri non accompagnati, ha tratto in arresto cittadino egiziano Issa Ammar Adly Abou El Yazid Teleb, 31 anni, residente a Milano, indagato per ingresso e soggiorno illegale nel territorio dello Stato; il cittadino eritreo Habtemariam Tomas, 30 anni, residente a Crotone ed il cittadino tunisino Ayadi Mahjouli Ramzi Ben Habib, 47 anni, residente a Messina, con precedenti specifici in materia di sottrazione consensuale di minorenni, omicidio doloso ed evasione.


Tutti e tre sono ritenuti responsabili, in concorso tra loro, di aver organizzato il trasporto di 9 minori eritrei non accompagnati, di età compresa tra i 14 e i 17 anni, allontanatisi arbitrariamente da un centro di primo soccorso di Reggio Calabria utilizzato in occasione degli sbarchi. 

 

Gli arrestati, unitamente ai minori, sono stati fermati nella centralissima piazza Garibaldi dal personale dell'UPGSP in servizio di controllo del territorio, mentre erano in procinto di salive a bordo di un autobus di linea con lo scopo di lasciare la città.
Avviate le procedure di identificazione ed esperiti gli accertamenti di rito, il personale della Polizia di Stato ha constatato che tra i 9 minorenni ed i 3 arrestati non vi era alcun rapporto di conoscenza o parentela, accertando, altresì, che gli adulti detenevano cospicue somme di denaro in contanti di cui non sapevano indicare la provenienza, utilizzato, in parte, per il pagamento dei biglietti di viaggio per i 9 ragazzi.


Gli approfondimenti investigativi hanno consentito di accertare l'esistenza di una vera e propria organizzazione criminale, dalla spiccata professionalità, anche evidenziata dalla contestuale presenza in città dei 3 arrestati residenti in diverse province italiane. Il sodalizio criminale, teso alla tratta di minori, avrebbe attinto ad un "bacino di utenza" appetibile per la sua vulnerabilità, nonché per la condizione di inferiorità fisio-psichica in ragione della giovane età, allettando i 9 giovani con vane promesse e false prospettive di una vita più positiva altrove.


Gli arrestati, su disposizione dell'Autorità Giudiziaria competente, sono stati associati alla Casa Circondariale di Arghillà (RC).