«Il Tar Calabria conferma l'ordinanza del sindaco Giacomo Perrotta circa il rilascio dell'Aviosuperficie. Il Comune di Scalea, regolarmente costituito in giudizio e difeso dall'avvocato Egidio rogati, ha dimostrato la piena proprietà del bene e conseguentemente la non legittimità dell'occupazione dell'ingegnere Alberto Ortolani». È quanto contenuto in una nota stampa del Comune.

Prima battaglia

Si conclude così la prima battaglia combattuta nelle aule di tribunale e instaurata tra il Comune di Scalea, ente proprietario dell'area su cui sorge il piccolo aeroporto privato, e Alberto Ortolani, ingegnere e imprenditore che l'ha gestito sin dalla sua inaugurazione, avvenuta nei primi anni 2000. L'ordinanza di rilascio dell'area era stata emessa nella primavera scorsa dopo un lungo braccio di ferro tra l'amministrazione comunale e l'ingegnere campano.

Le dichiarazioni del sindaco

«Sono soddisfatto - dichiara il primo cittadino Giacomo Perrotta - e tutti i cittadini di Scalea dopo tantissimi anni hanno finalmente ottenuto giustizia. Ora lavoriamo più sereni e spediti al rilancio dell'aviosuperficie di Scalea. Giustizia è fatta». Ora bisogna capire se Ortolani potrà impugnare la decisione e chiedere il parere dei giudici del Consiglio di Stato.

La vicenda

Alberto Ortolani ha gestito il piccolo aeroporto di Scalea - di proprietà comunale ma a gestione privata - fin dalla sua nascita, risalente ai primi anni del 2000. Per lui, però, i problemi sono cominciati dopo l'elezione del nuovo sindaco Giacomo Perrotta, il quale ha interrogato l'Enac sulla regolarità delle autorizzazioni, scoprendo che l'ultimo rinnovo della concessione risalirebbe al 2008. Da allora ne è nata una diatriba giudiziaria con Ortolani, che ora potrà essere risolta soltanto nelle aule di tribunale.