Primi effetti delle recenti modifiche normative del Codice della strada. I veicoli mantenevano targa bulgara e austriaca nonostante la passata importazione in Italia
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Due cittadini crotonesi, sorpresi dai finanzieri della compagnia di Crotone alla guida di veicoli immatricolati all'estero con targa straniera sono stati multati e hanno subito il sequestro dei veicoli in base alle nuove disposizioni in materia che hanno modificato alcuni articoli del Codice della strada. Dai controlli delle Fiamme Gialle, infatti, è emerso come i conducenti, sebbene residenti in Italia da oltre 60 giorni, come comprovato dai loro documenti, pur avendo importato da tempo i loro veicoli in Italia, continuassero a mantenere la targa straniera.
Le modifiche al Codice della strada
Tutte cose che le recenti normative, entrate in vigore da pochi giorni con la pubblicazione della legge sulla Gazzetta ufficiale, espressamente vietano e puniscono nel quadro delle iniziative volte a ridurre l'uso illegittimo di quelli che a tutti gli effetti sono veri e propri escamotage con cui aggirare gli effetti delle disposizioni, specie in materia di circolazione stradale. E' il caso ad esempio del pagamento delle contravvenzioni che non possono essere notificate direttamente o, ancora peggio, di sotterfugi in campo assicurativo e nel pagamento della tassa di proprietà che avviene nel paese in cui il veicolo è immatricolato. Ed e' stato proprio per limitare la proliferazione di questi fenomeni e i loro effetti che le modifiche introdotte vietano espressamente a chi ha la residenza in Italia da più di 60 giorni di circolare con veicoli immatricolati all'estero, nonché' che un veicolo immatricolato all'estero possa circolare in Italia oltre a un anno dal suo ingresso nel paese.
Le sanzioni
Applicando le nuove disposizioni, oltre al pagamento della sanzione pecuniaria di 712 euro (in forma ridotta) i Baschi Verdi della Compagnia della Guardia di Finanza di Crotone hanno provveduto al fermo di due veicoli, riportanti rispettivamente targa bulgara e austriaca, ai fini della loro confisca, come prevede la normativa, qualora non si sia provveduto ad una sua immatricolazione in Italia o il rilascio di un foglio di via per condurlo oltre i transiti di confine entro 180 giorni dalla data della violazione.