Sulla vicenda dell'aggressione arriva la replica immediata: «Gli operatori sanitari sono tutti uguali. La tutela è garantita a tutti nelle stesse modalità»
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«Gli operatori sanitari sono tutti uguali e a tutti l’Azienda, oltre alla solidarietà a parole, ha offerto e offre il patrocinio legale e si riserva, come già accaduto, di denunciare gli aggressori per il danno arrecato, oltreché all’individuo, anche al servizio. Questo orientamento è stato adottato in linea con le indicazioni precise in materia fornite dal presidente della Regione e nel convincimento che aggravare il peso giudiziario delle accuse contribuisca a contrastare un fenomeno aberrante. Chi aggredisce un operatore sanitario aggredisce l’Azienda e il sistema sanitario, e ai fatti si risponde con i fatti». È quanto scrive in una nota l'Azienda Sanitaria di Catanzaro dopo l'aggressione di un autista di un'ambulanza.
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La denuncia per interruzione di pubblico servizio è lo strumento al quale l’Azienda ha fatto ricorso in altri casi e che si riserva di utilizzare anche in questo caso, dopo le interlocuzioni con l’Autorità di Polizia Giudiziaria. «USB dovrebbe documentarsi: a seguito delle denunce delle Aziende, fatte sempre senza bisogno di sollecitazioni esterne, si è arrivati a provvedimenti che altrimenti non sarebbero stati aditi, considerando il peso delle diverse fattispecie di reato. Il rispetto delle singole situazioni impone il riserbo, ma la tutela è garantita - si conclude la nota dell'Azienda Sanitaria - a tutti nelle stesse modalità. Lo sarà anche in questo caso».