Gli indagati sono accusati di truffa aggravata ai danni dell'Ente di appartenenza. Secondo gli investigatori, dichiaravano di essere in missione esterna e invece si recavano al bar o si dedicavano ai propri passatempi
Tutti gli articoli di Cronaca
PHOTO
I militari del comando provinciale della Guardia di Finanza di Reggio Calabria hanno notificato l’avviso di conclusione delle indagini preliminari emesso nei confronti di 23 dipendenti pubblici “assenteisti” della locale Azienda Territoriale Edilizia Residenziale Pubblica (Aterp), tutti indagati per truffa aggravata ai danni dell’Ente di appartenenza. Le indagini, svolte dai finanzieri della compagnia pronto impiego del capoluogo reggino, sono state coordinate dal procuratore aggiunto della Repubblica di Reggio Calabria, Gerardo Dominijanni, e dirette dal sostituto procuratore Andrea Sodani.
L’attività investigativa, corroborata da circa 45 giorni di riprese video per oltre 1200 ore di registrazioni e da servizi di osservazione, pedinamento e controllo, ha consentito di smascherare la truffa ai danni dell’Ente di appartenenza posta in essere da parte dei 23 dipendenti .Gli indagati, secondo l'accusa, attestando falsamente la propria presenza sul luogo di lavoro o dichiarando falsamente di essere in missione esterna per conto dell’Ente di appartenenza, riuscivano ad allontanarsi arbitrariamente per diverse ore al giorno dai propri uffici.Un malcostume che durava da tempo, al solo fine di perseguire benefici personali «in un clima di cronico disinteresse - scrivono gli inquirenti - per le funzioni pubbliche svolte».Attraverso stratagemmi, ciascun dipendente poteva rimodulare la propria giornata lavorativa assentandosi liberamente e a propria discrezione, per poter così fruire di lunghe pause caffè nei diversi bar della città o per dedicarsi ai propri passatempo.