Davanti al Teatro Morelli, scelto da Matteo Salvini per il suo comizio nella città di Cosenza, è un via vai di auto della polizia in servizio di pattugliamento anche nel corso della notte. I controlli erano iniziati nel pomeriggio, con l’ausilio degli artificieri, per la bonifica dei locali. Poi la presenza delle forze dell’ordine si è fatta più intensa in concomitanza con l’avvio, in Piazza Valdesi, della prima delle due manifestazioni programmate dai comitati confluiti nel gruppo Stutamu Salvini. La seconda dovrebbe svolgersi un’ora prima del taglio del nastro della nuova sede provinciale della Lega, ubicata lungo l’isola pedonale di Corso Mazzini, in prossimità di Piazza 11 Settembre. Il condizionale però, è d’obbligo: i dissidenti intendono ritrovarsi in Piazza dei Bruzi e da lì muovere in corteo proprio verso Piazza 11 Settembre. Ma il Questore Giovanna Petrocca ha negato l’autorizzazione, invitando i manifestanti a contenere la protesta in un sit-in, possibilmente lontano dai luoghi in cui stazionerà l’ex Ministro dell’Interno. Una delle ipotesi paventate è quella di Piazza Loreto. Alla fine della trattativa si troverà un compromesso.

Primo all’italiana

Il claime Cosenza non si Lega è stato ribadito durante la serata musicale e di animazione per i bambini, organizzata in centro storico alla vigilia della iniziativa politica del Carroccio. Mutuando uno degli slogan più utilizzati da Salvini, è arrivato anche il Primo all’italiana, penne all’arrabbiata, che ha dato il titolo alla serata ideata da Silverio Tucci, titolare di una popolare osteria, che spiega la scelta del piatto.

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