Si conclude con un provvedimento cautelare di sospensione dall’esercizio delle pubbliche funzioni per 12 mesi, la denuncia trasmessa in Procura nel maggio dello scorso anno dal commissario straordinario dell'Asp di Catanzaro, Antonio Battistini, nei confronti di due dirigenti dell'azienda sanitaria. Si tratta, nello specifico, del dirigente dell'ingegneria clinica e del dirigente segretario dell'organismo indipendente di valutazione, sospesi dal servizio per presunti illeciti commessi nelle procedure di definizione del premio di produttività 2019 da erogare ai dipendenti.

Accessi anomali al sistema informatico

Iter che si è protratto a lungo nel tempo proprio a causa di alcuni accessi anomali al sistema informatico aziendale che hanno destato sospetto nel presidente dell'Oiv e nel commissario straordinario dell'Asp. Quest'ultimo, appena insediato, si era infatti rivolto all'organismo per sollecitare la rapida conclusione delle procedure propedeutiche all'erogazione del premio produttività.

Indagine interna

Tuttavia, nel corso dei lavori sono stati rilevati accessi anomali al sistema informatico all'interno del quale sono riportati i dati dei singoli dipendenti. L'episodio sfocia in una indagine interna e poi in un verbale consegnato in Procura in cui si evidenziava il comportamento in apparenza penalmente rilevante dei due dirigenti; una circostanza che ha poi condotto alle dimissioni dell’organismo, al termine delle procedure di definizione dei premi di produttività aziendale.

Le dimissioni dell'Oiv

Mentre procedevano le attività di indagine da parte della polizia giudiziaria, l'Asp predisponeva, quindi, il nuovo bando per la nomina del nuovo organismo, concluso nell’autunno del 2023 con la designazione di tre nuovi professionisti rimasti impegnati fino allo scorso marzo nelle procedure di definizione dei premi di produttività 2020, liquidati nelle buste paga dei dipendenti.

Premi produttività 2020

Un anno particolare, segnato dalla pandemia da Covid che ha stravolto tutti gli obiettivi precedentemente assegnati e rivisti alla luce delle esigenze sanitarie generate dall’emergenza in corso. In cinque mesi di lavoro, i componenti dell’organismo sono riusciti a ricostruire gli elementi necessari al pagamento dei premi attesi dai dipendenti da alcuni anni. All'erogazione delle somme, ha di recente fatto seguito la notizia dell'applicazione del provvedimento cautelare della sospensione dall’esercizio delle pubbliche funzioni per 12 mesi per i due dirigenti.

Pericolo di reiterazione del reato

Scrive il gip nell'ordinanza: «Si ritiene sussistente il pericolo attuale e concreto di reiterazione di reati della stessa specie di quelli commessi. Tale pericolo è desumibile, anzitutto, dalle concrete modalità dell’atto, che denotano una indubbia gravità oggettiva, la quale va desunta in primo luogo, dalla spiccata propensione all’illecito manifestata» dai due dirigenti «i quali, abusando del proprio ruolo, hanno modificato un verbale ricognitivo a scopi puramente personali e utilitaristici».

Il commento del commissario 

Raggiunto telefonicamente da LaC News24, il commissario straordinario, Antonio Battistini, ha così commentato il provvedimento cautelare inflitto ai due dirigenti: «Si tratta di una vicenda giudiziaria innescata dall’azienda, che intende riaffermarsi prima garante della legalità e continuare a perseguire con ogni modalità i comportamenti illeciti. Unico rammarico è suscitato dal fatto che l’accaduto ha generato e genera ritardi nell’erogazione di emolumenti, con danni a tutti i dipendenti. Per questa ragione dobbiamo tutti insieme contrastare i comportamenti illeciti. Voglio ringraziare le organizzazioni sindacali per la fiducia che nell’occasione hanno accordato all’azienda».