Per settimane all’Azienda sanitaria provinciale di Cosenza, hanno temporeggiato nel procedere all’adozione dei provvedimenti di sospensione prescritti dalle recenti norme in materia di obbligo vaccinale. La direzione generale si è limitata all’invio di lettere raccomandate indirizzate ai sanitari non in regola con il trattamento anti-Covid, chiedendo di spiegare il motivo della mancata somministrazione. Le ultime missive sono state spedite lo scorso 19 settembre.

Green pass, per l'Asp di Cosenza basta tolleranza

Adesso che è entrato in vigore anche l’obbligo di Green Pass sui luoghi di lavoro, l’Asp è passata alle vie di fatto, ed ha lasciato a casa perché non vaccinati, cinque infermieri alle proprie dirette dipendenze oltre ad un medico di medicina generale per il quale è stato decretato lo stop delle attività sulla base del Decreto Legge promulgato nell’aprile scorso che impone appunto l’obbligo della vaccinazione per gli tutti esercenti le professioni sanitarie.

Asp Cosenza, controlli serrati tra i sanitrari

Inoltre, secondo indiscrezioni, sarebbero rimasti a casa senza stipendio anche quattro addetti del comparto tecnico-amministrativo dell’Asp, per il mancato possesso della carta verde. Controlli serrati vengono effettuati in tutti gli ambulatori e negli uffici sparsi nella provincia per accertare la regolarità delle posizioni di tutto il personale impiegato per cui non è escluso che questo numero possa nelle prossime ore lievitare.

Resta il punto interrogativo sulle modalità di sostituzione di queste figure, soprattutto di quelle impegnate nell’assistenza ai pazienti, già carenti nei tanti ambiti territoriali in cui l’Asp si trova ad operare. Per il momento, però, non si segnalano ulteriori criticità rispetto a quelle croniche e indipendenti dalle sospensioni decretate.