Non sono passate inosservate tre determine adottate nelle ultime settimane dall'Azienda sanitaria provinciale di Cosenza con le quali il commissario straordinario Antonello Graziano ha nominato tre nuovi direttori di Unità operative complesse.

Le nomine di Perri, Straticò e Arena

In particolare, con la n. 459 del 13 settembre scorso, ha assegnato al dottor Antonio Perri la Uoc di psichiatria del distretto sanitario Rende-Valle Crati; con la n. 465 del 16 settembre, ha nominato il dottor Achille Straticò alla guida dell'Uoc di igiene urbana sanità animale; con la n. 468 ha individuato il dottor Vincenzo Arena responsabile della Uoc di cure primarie del distretto Rende-Valle Crati.

Questi tre provvedimenti hanno un comune denominatore: la motivazione. Sono stati assunti, allo scopo di ricollocare tre ex direttori di distretto, tutti decaduti nel febbraio del 2018 (e pagati fino a maggio 2018) quando l'allora direttore generale Raffaele Mauro, riorganizzò le posizioni ridefinendo anche gli assetti territoriali.

Gli assetti territoriali in vigore

Quegli assetti seguono il seguente schema ancora in vigore: Cosenza-Savuto (direttore nominato Elio Bozzo ora in pensione, retto dal facente funzioni Gabriele Scolati); Tirreno (direttrice Angela Riccetti, in carica); Esaro-Pollino (direttore Francesco Di Leone, in carica); Jonio Nord (direttore nominato Giovambattista Genova ora in pensione, retto dal facente funzioni Giovanni Fraia); Jonio Sud (direttore nominato Antonello Graziano ora commissario straordinario, retto dal facente funzioni Giovanni Fraia); Rende-Valle Crati (direttore nominato Ottorino Zuccarelli, in carica). L'incarico di direttore di distretto, della durata quinquennale, è da reputare di carattere fiduciario del direttore generale o del commissario straordinario.

Il ricollocamento non previsto

Per effetto della scadenza del loro mandato Antonio Perri, Achille Straticò e Vincenzo Arena nel 2018 erano rientrati nelle loro rispettive postazioni di appartenenza. Adesso, dopo reiterate istanze, hanno ottenuto posizione di direzione di Unità Operative Complesse rimaste vacanti, le quali però, a differenza degli incarichi di direttore di distretto, non sono fiduciari per cui necessiterebbero di una procedura concorsuale, attraverso la pubblicazione di apposito bando.

Peraltro il ricollocamento non è previsto da alcuna norma in vigore. Insomma, da nessuna parte è scritto che un direttore di distretto, al termine del proprio incarico fiduciario, debba essere poi nominato d'ufficio alla guida di una Unità operativa complessa.

Il primo fu Zuccatelli

Questa prassi è stata però inaugurata da un altro commissario straordinario, Giuseppe Zuccatelli. L'11 marzo 2020 decise di assegnare la Uoc Governo della rete e degli erogatori a Giuliana Bernaudo, già direttore del Distretto del Tirreno fino al febbraio 2018. Antonello Graziano, per giustificare i provvedimenti riguardanti Antonio Perri, Achille Straticò e Vincenzo Arena, nelle proprie determine richiama appunto l'incarico attribuito a suo tempo da Zuccatelli a Giuliana Bernaudo.

La genesi di quest'ultimo affidamento tuttavia merita un approfondimento. Giuliana Bernaudo, alla scadenza del mandato di direttrice del Distretto del Tirreno, si era rivolta al tribunale di Paola per chiedere il reintegro in quella funzione ed il pagamento delle indennità arretrate. In sostanza la Bernaudo contestava il ricorso a quello che ella definì un irregolare spoil system, ma il giudice le diede torto.

Inutile consulenza legale

Quanto al ricollocamento, sulla materia Zuccatelli chiese una consulenza esterna all'avvocato Salvatore Crisci il quale, il 10 marzo 2020, gli consegnò un parere negativo. In sostanza, secondo il legale, non vi era alcun elemento tale da giustificare il ricollocamento della dottoressa Bernaudo al vertice di una Unità Operativa Complessa. Eppure, appena il giorno successivo, come detto, l'11 marzo 2020, Zuccatelli procedeva ugualmente alla nomina, in favore della ex direttrice del Distretto del Tirreno, a capo della Uoc Governo della rete e degli erogatori, in pratica nel settore addetto a mantenere i rapporti e predisporre i contratti con le strutture private accreditate.

E qui c'è un'altra precisazione da fare. Poco tempo dopo l'Aiop, con una lettera formale inviata a Zuccatelli, contestò la nomina per una questione di opportunità. Diverse strutture private accreditate infatti erano state denunciate penalmente dalla Bernaudo per presunte irregolarità poi rivelatesi infondate tanto che le stesse avevano poi chiamato in giudizio la dottoressa per calunnia.

Forse proprio per questo dal luglio del 2021 è passata a dirigere la Uoc Sviluppo e Governo dei Pdta e audit. Ricapitolando, i tre provvedimenti di ricollocamento recentemente adottati da Antonello Graziano sono da ricondurre ad un'analoga determina sottoscritta nel 2020 da Zuccatelli con il parere contrario del consulente legale da egli stesso nominato.

Vicende singolari

Le posizioni di Perri e Straticò poi, presentano altri profili quantomeno singolari. Antonio Perri, dopo la fine del suo mandato di direttore del Distretto Rende-Valle Crati, aveva più volte inoltrato richiesta di essere ricollocato alla guida di una Unità Operativa Complessa, lamentando anche, nei confronti del direttore generale in quel momento in carica Raffaele Mauro, di non essere più in grado di svolgere le funzioni di psicologo, per le quali era stato assunto dall'Asp, dopo aver esercitato per alcuni anni attività dirigenziali.

Quanto invece ad Achille Straticò, aveva ottenuto la direzione dell'Uoc di igiene urbana sanità animale attraverso l'espletamento di apposito bando durante la fase di gestione del commissario Vincenzo La Regina. Tuttavia, non si era proceduto ad assegnazione in virtù di un ricorso presentato da un altro medico, partecipante all'avviso pubblico, la dottoressa Tiziana Bonofiglio la quale, lamentando la non corretta attribuzione dei punteggi sui titoli presentati, aveva ottenuto dal tribunale di Cosenza l'annullamento della gara e l'ordine di ripetere le procedure di valutazione. Ora però, quel posto che era andato a concorso è stato direttamente assegnato a Straticò secondo il principio della ricollocazione, senza passare da alcuna procedura valutativa.