Pizzo e Vibo Valentia epicentro dell’operazione Rinascita-Scott, con l’arresto fra gli altri del sindaco Gianluca Callipo e del comandante della polizia locale, Filippo Nesci (per tutti i nomi CLICCA QUI). Il “risveglio” nei due Municipi è stato traumatico, ma con sfumature diverse: un fulmine a ciel sereno le manette al primo cittadino, una sorta di ordinanza che era nell’aria invece quella che ha colpito il maggiore finito di recente nell’occhio del ciclone, all’indomani del maxi blitz della Guardia di finanza a caccia di carte negli uffici comunali.

 

E se l’arresto di Callipo ha portato un’altra conseguenza politica immediata, le dimissioni dell’assessore Marino – a Palazzo Luigi Razza l’attività del sindaco Maria Limardo è proseguita normalmente, oggi tra le altre era in programma una riunione – che poi si è tenuta – sulle attività in vista dello svago di Natale. Il primo cittadino non ha voluto rilasciare dichiarazioni né sugli arresti domiciliari del dirigente che comunque lei aveva ridimensionato di ruolo, tagliando una serie di competenze in settori strategici come l’Urbanistica e collocandolo a capo solo della Vigilanza, né sul coinvolgimento del consigliere di minoranza Alfredo Lo Bianco, oggi del Pd.