VIDEO | I gruppi criminali, espressione della storica consorteria Perna-Pranno, si erano territorialmente riorganizzati. Nel corso del blitz accertati episodi estorsivi a danno di imprenditori impegnati anche in lavori all'Unical e all'ospedale Annunziata
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Ventuno misure cautelari sono state emesse nell’ambito dell'operazione Overture scattata all’alba a Cosenza e provincia. In particolare, i carabinieri hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare, emessa dal gip del Tribunale di Catanzaro, nei confronti di persone appartenenti a due diversi gruppi criminali, espressione della storica consorteria mafiosa “Perna-Pranno” (poi ridenominata “Lanzino-Cicero”) operante in Cosenza, ritenuti responsabili, a vario titolo, di “associazione di tipo mafioso”, ”associazione finalizzata al traffico illecito di sostanze stupefacenti”, “tentata estorsione”, “detenzione e porto illegale di armi da fuoco”, “lesioni personali”, “ricettazione” e “furto”.
Le estorsioni
Il provvedimento scaturisce dall’ampia attività investigativa condotta dai Carabinieri del Comando Provinciale di Cosenza, e delegata dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Catanzaro, che ha consentito di documentare la riorganizzazione territoriale del sodalizio mafioso, nonché comprovarne l’operatività attraverso il compimento di estorsioni, danneggiamenti, intimidazioni e reati contro la persona ed il patrimonio nel capoluogo bruzio e nei comuni limitrofi. In tale contesto, è stata, tra l’altro, accertata la responsabilità degli indagati in ordine a tre episodi estorsivi in danno di altrettante imprese assegnatarie dei lavori di ampliamento dell’Ospedale “Annunziata” di Cosenza, degli interventi per l’ammodernamento del sistema di illuminazione del campus universitario Unical di Rende e delle opere di restauro del Convento di San Francesco di Paola a Spezzano della Sila (foto dal sito del Comune di Spezzano), vittime di atti intimidatori.
I furti nei negozi e l’aggressione a un dipendente delle Ferrovie
In più circostanze, i componenti della consorteria hanno evidenziato la loro caratura criminale e il rigido controllo del territorio anche attraverso l’esecuzione di furti in danno di esercenti commerciali della zona. Diversi, poi, sono gli episodi di minaccia ed aggressione, tra cui quella ad un dipendente delle Ferrovie della Calabria presso la sede di Cosenza, “colpevole” di non aver assunto un atteggiamento tollerante a fronte delle condotte illecite poste in essere da altri colleghi, uno dei quali ha in ultimo chiesto l’intervento protettivo del sodalizio mafioso.
Lo spaccio di droga e le armi
Le investigazioni hanno, inoltre, consentito di individuare un’altra organizzazione criminale– legata da vincoli parentali con la famiglia “Perna” – dedita all’approvvigionamento ed allo spaccio, attraverso una fitta rete di pusher, di sostanze stupefacenti del tipo cocaina, hashish e marijuana, ricostruendo numerosi episodi di spaccio di sostanza stupefacente e procedendo a sequestri di stupefacente di vario tipo.
Accertata inoltre la disponibilità, da parte degli esponenti dell’associazione criminale, di armi da fuoco, anche da guerra, e nel corso delle indagine sono state sequestrate: un mitragliatore Kalashnikov con matricola abrasa e relativo munizionamento; 8 pistole cal. 9x21, 380, 22, aventi matricola abrasa, con svariato munizionamento di diverso calibro; 1 carabina ad aria compressa.
Le misure cautelari
- FALBO Alfonsino, 1970, (custodia cautelare in carcere);
- IMBROGNO Massimo, 1962, (custodia cautelare in carcere);
- LAURATO Vincenzo, 1974, (custodia cautelare in carcere);
- RAIMONDO Sergio, cl. 1974, (custodia cautelare in carcere);
- GAGLIANESE Riccardo, cl. 1993, (custodia cautelare in carcere);
- BARTONE Gaetano, cl. 1981, (custodia cautelare in carcere);
- FUSARO Gianfranco, cl. 1976, (custodia cautelare in carcere);
- MAZZEI Pietro, cl. 1973, (custodia cautelare in carcere);
- SGANGA Gianfranco, cl.1974, (custodia cautelare in carcere);
- APUZZO Emanuele, cl.1984, (custodia cautelare in carcere);
- MIGNOLO Ottavio, 1964, (custodia cautelare in carcere);
- CRUPILLO Francesco, cl. 1985, (custodia cautelare in carcere);
- LIO Carmine, cl. 1972, (custodia cautelare in carcere);
- CARBONE Giuseppina, 1963, (arresti domiciliari);
- FORTE Manuel, cl. 1989, (arresti domiciliari);
- FUSARO Alfredo, 1966, (obbligo di dimora);
- CIPOLLA Egidio, cl. 1994, (obbligo di dimora);
- QUARTA Cesare, cl. 1992, (obbligo di dimora);
- CASTIGLIA William, cl. 1987, (obbligo di dimora);
- LUCA’ Antonio, cl. 1992, (obbligo di dimora);
- IMBROGNO Vittorio, cl. 1991, (obbligo di dimora).