VIDEO | Ritenuto organico alla locale di ‘ndrangheta di Sant’Onofrio, all'epoca del blitz era in Canada. Dopo la localizzazione e un complesso iter amministrativo è stato espulso e consegnato alle autorità italiane
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I carabinieri del Nucleo investigativo di Vibo Valentia, congiuntamente all'ufficio di Polizia di frontiera presso l’aeroporto internazionale di Roma Fiumicino, a distanza di oltre tre anni dall’operazione Rinascita Scott, hanno notificato la relativa ordinanza ad una persona sfuggita all’epoca alla cattura poiché domiciliata in Canada.
L’uomo, dichiarato latitante nel febbraio 2020, era stato localizzato nell’agosto dello stesso anno, a seguito di specifiche attività condotte dal Nucleo investigativo di Vibo Valentia, con il coordinamento dalla Dda di Catanzaro guidata da Nicola Gratteri e attraverso il canale di cooperazione internazionale di polizia dell’unità I-CAN (Interpol Cooperation Against ‘Ndrangheta), progetto interforze finanziato dal Dipartimento di Pubblica sicurezza per la lotta globale contro la ‘ndrangheta cui aderiscono 13 Paesi del mondo e che ha già portato all’arresto di 46 latitanti, è stato espulso dallo Stato nordamericano. Dopo la dichiarazione di latitanza, lo stesso, al termine di un articolato iter amministrativo previsto dalla normativa canadese è stato quindi espulso e consegnato alle autorità italiane dai funzionari della Canadian Border Service Agency – CBSA.
L’arrestato è ritenuto organico alla locale di ‘ndrangheta di Sant’Onofrio e responsabile di associazione di tipo mafioso, intestazione fittizia di beni, nonché di una rapina di 220mila euro, commessa con l’uso delle armi in concorso con altre persone ai danni di una filiale bancaria nella provincia di Vibo Valentia.