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Lamezia Terme - La Squadra mobile di Catanzaro ha eseguito un ordinanza di custodia cautelare nei confronti di Petruzza Luigi, 53 anni, assistente della polizia penitenziaria della casa circondariale di Catanzaro. L’uomo è ritenuto responsabile dei reati di concorso esterno in associazione mafiosa e corruzione aggravata dalla finalità mafiosa. Petruzza è accusato di aver agevolato la comunicazione tra i detenuti del carcere e di aver fatto da tramite tra i reclusi e gli affiliati, in libertà, della cosca Giampà. Le indagini sono scaturite dalle dichiarazioni del capo cosca Giuseppe Giampà e della moglie Meliadò Francesca Teresa, i quali dichiaravano che il Petruzza, zio della Meliadò, in più circostanze si era reso disponibile nel consegnare le direttive scritte di Giampà Giuseppe agli affiliati in stato di libertà durante lo stato di detenzione di quest’ultimo e nel recapitare le relative risposte all’interno della Casa Circondariale ove il predetto prestava servizio. Per tali prestazioni il menzionato dipendente della Polizia Penitenziaria aveva ricevuto beni e servizi a titolo gratuito da parte di alcuni affiliati alla cosca Giampà. Dopo le formalità di rito Petruzza è stato condotto nella casa circondariale di Vibo Valentia, a disposizione dell’autorità giudiziaria.
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