L'operazione, denominata Gentleman 2, è scattata nella mattinata odierna in Italia e in altri Paesi dell'Unione Europea
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Sono 25 gli indagati nell’ambito di una operazione scattata questa mattina all’alba in Italia e in altri Paesi dell’Unione Europea. I militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Catanzaro, con la collaborazione del Servizio Centrale Investigazione Criminalità Organizzata (S.C.I.C.O.), delle Forze di Polizia della Germania e del Belgio, con il coordinamento della Procura della Repubblica – Direzione Distrettuale Antimafia di Catanzaro, e il supporto di Eurojust e Europol, nell’ambito della Squadra Investigativa Comune tra le Autorità Italiana, Tedesca, Belga e Eurojust, hanno dato esecuzione all’ordinanza applicativa di misure cautelari emesse dal Gip, presso il Tribunale di Catanzaro, nei confronti di 25 indagati, in ordine, al delitto di associazione finalizzata al traffico di sostanza stupefacente, reati in materia di armi e reati fine in materia di stupefacenti, a vario titolo loro rispettivamente contestati.
Contemporaneamente è stata data esecuzione al sequestro preventivo, emesso dal GIP presso il Tribunale di Catanzaro, su richiesta della Procura della Repubblica – Direzione Distrettuale Antimafia di Catanzaro, di beni per un valore complessivo di 3,8 milioni di euro.
La conferenza stampa
I dettagli verranno comunicati nel corso della conferenza stampa che si svolgerà alle ore 10.30 di questa mattina a Catanzaro, Piazza Stocco, nei nuovi locali della Procura della Repubblica.
Gli indagati
Fiorello Abbruzzese, Pasquale Forastefano, Nicola Abbruzzese sono ritenuti dagli investigatori promotori e organizzatori dell’associazione ricoprendo una posizione di vertice. Secondo la ricostruzione degli investigatori assumevano le decisioni di rilievo relative all’attività di approvvigionamento e commercializzazione dello stupefacente, conducevano le trattative per l’approvvigionamento. In particolare, curavano l’importazione di ingenti carichi di cocaina mantenendo i contatti con Nikolaos Liarakos a sua volta in contatto con i fornitori colombiani. Contrattavano i prezzi, le modalità di trasporto e di consegna.
Alessandro Forastefano e Rosario Giovanni Fuoco sono ritenuti invece partecipi dell’associazione poiché- secondo la ricostruzione – avrebbero fornito al gruppo il supporto necessario per organizzare l’importazione e l’acquisto di sostanza stupefacente. Avrebbero partecipato alle riunioni dove venivano assunte le decisioni relative all’attività di approvvigionamento delle sostanze stupefacenti finanziando l’importazione di importanti carichi di cocaina dal Sud America. Il primo avrebbe fornito la disponibilità di camion appartenenti alla società di trasporti di cui era titolare e il trasporto su gomma dello stupefacente che giunto in Germania doveva arrivare fino alla Calabria. Il secondo avrebbe fornito la base logistica per gli incontri degli associati in Germania adoperandosi per trovare un alloggio ai calabresi.
Franco Claudio Cardamone avrebbe fornito all’organizzazione il suo supporto «data la sua comprovata affidabilità nel relazionarsi con i fornitori di stupefacente operanti in Europa e con quelli di stanza di Sudamerica» dove si sarebbe recato con assiduità «vantando conoscenze personali con soggetti soprattutto colombiani».
Francesco Faillace sarebbe stato invece «uomo di fiducia a disposizione di Pasquale Forastefano incaricato del trasporto del denaro necessario per l’importazione dello stupefacente che dal Sudamerica sarebbe dovuta giungere in Germania e infine in Italia per essere commercializzata nelle piazze di spaccio della Sibaritide».
Gianfranco Arcidiacono e Giuseppe Andrea Mangano sono invece considerati «uomini di fiducia di Fiorello e Nicola Abbruzzese e Pasquale Forastefano» avrebbero fornito all’organizzazione il supporto necessario per condurre gli affari illeciti senza correre il rischio di essere sottoposti ad attività di intercettazione telefonica collaborando con Claudio Franco Cardamone per far pervenire apparati telefonici criptati. E infine, Nikolaos Liarakos e Fisnik Smajlaj sono ritenuti dagli investigatori i «fornitori abituali» approvvigionando l’associazione di sostanza stupefacente del tipo cocaina e eroina.
Gli indagati: tutti i nomi
1. ABBRUZZESE Fiorello, nato a Cassano allo lonio (CS) il 04.01.1998
2. ABBRUZZESE Nicola alias "semiasse", nato a Cosenza (CS) il 14.12.1979
3. AIELLO Davide, nato a Rende (CS) il 16.07.1963
4. ARCIDIACONO Gianfranco, nato a Cassano all'lonio (CS) il 24.04.1987
5. BELLOCCO Carmelo, nato a Taurianova (RC) il 18.03.1987,
6. BRANDI Salvatore, nato a Corigliano Calabro (CS) I'11.05.1983
7. CARAVETTA Angelo, nato a Corigliano Calabro (CS) il 30.10.1972
8. CARAVETTA Daniele, nato a Corigliano Calabro (CS) il 12.5.1990
9. CARDAMONE Claudio Franco alias "il bello", "marine" "taccagno", nato a Corigliano Calabro (CS) il 01.02.1974,
10. CIMINO Francesco Pasquale, nato a Corigliano Calabro (CS) il 07.10.1982
11. CONOCCHIA Antonio, nato a Corigliano Calabro (CS) il 10.06.1984
12. CONOCCHIA Arcangelo alias "u dottore", nato a Corigliano Calabro (CS) il 05.04.1965
13. ESPOSITO Giuseppe, nato a Corigliano Calabro (CS) il 02.06.1984
22. PALDINO Davide, nato a Trebisacce (CS) il 04.09.1992
23. PELLICANO Giuseppe Carmelo, nato a Reggio Calabria il 15.08.1989
24. PELLICANO Paolo, nato a Reggio Calabria il 04.05.1998 e residente in Montepaone
25. PEZZI Erminio, nato a Spezzano della Sila (CS) il 03.04.1963
26. SMAJLAJ Fisnik alias "SMAJLAJ Fisnik Istref e SENA Dritan 10.04.1974", nato in Albania il 15.10.1973, domiciliato presso la Casa Circondariale di Siano (CZ) dal 20.02.2013-evaso ed attualmente latitante
Il provvedimento di sequestro hanno colpito i seguenti indagati
1. ARCIDIACONO Gianfranco, nato a Cassano All'Ionio il 24/04/1987
2. ESPOSITO Giuseppe, nato a Corigliano Calabro il 02/06/1984
3. FORASTEFANO Alessandro, nato a Castrovillari il 12/11/1991
4. FORASTEFANO Pasquale, nato a Cassano All'Ionio il 14/11/1987
5. FUOCO Rosario Giovanni, nato a Campana il 03/12/1969
6. PEZZI Erminio, nato a Cosenza il 03/04/1963