VIDEO | L’accordo tra Legione Carabinieri Calabria e Università di Arcavacata è stato formalizzato oggi a Cosenza. Promuove una sinergia istituzionale a salvaguardia della biodiversità marina e dell’archeologia subacquea
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Il protocollo sottoscritto oggi nella caserma Paolo Grippo di Cosenza tra la Legione Carabinieri Calabria e l’Università di Arcavacata promuove la proficua sinergia istituzionale già avviata per la tutela delle biodiversità marine e dell’archeologia subacquea, allargando le sfere della collaborazione al DiBest, il Dipartimento di Biologia, Ecologia e Scienze della Terra, ad altri ambiti di studio e ricerca accademica. L’accordo è stato firmato dal Generale Pietro Salsano e dal rettore Nicola Leone alla presenza della massime autorità locali, tra le quali il prefetto Vittoria Ciaramella, il questore Michele Spina e il sindaco del capoluogo bruzio Franz Caruso.
Tra gli obiettivi dell’intesa vi è quello dello studio del patrimonio ambientale e della prevenzione dei fenomeni di inquinamento e di danneggiamento dell’ecosistema, anche attraverso una campagna di informazione consapevole per i cittadini nella convinzione, ha detto il generale Salsano «che la sola repressione non può essere sufficiente per garantire l’integrità del territorio. Bisogna fare squadra – ha aggiunto – con tutti coloro che possono consentirci di migliorare sul piano dell’educazione civica e della fiducia verso il nostro lavoro».
Il protocollo ha una durata triennale, potrà essere rinnovato alla scadenza. Nello specifico prevede la condivisione delle competenze accademiche come detto del DiBest, ma anche dei Dipartimenti Culture, Educazione e Società; Ingegneria Informatica, Modellistica, Elettronica e Sistemistica; Chimica e Tecnologie Chimiche; Ingegneria Civile, Ingegneria Ambientale.
L’Unical potrà contare poi sulle professionalità e strumentazioni tecniche del Centro Carabinieri Subacquei, del Nucleo Carabinieri Subacquei di Messina e del Nucleo per la Tutela del Patrimonio Culturale di Cosenza, nonché del comparto Forestale dell’Arma dei Carabinieri, divenuto ormai a tutti gli effetti un corpo di polizia ambientale con ampi compiti pure nelle ricerche d’interesse scientifico, in ispezioni e rilievi topografici e video-fotografici di fondali e di infrastrutture subacquee, nella protezione e la salvaguardia del patrimonio archeologico e paesaggistico nazionale ed infine nella tutela forestale, ambientale ed agroalimentare.
La concreta attuazione dell’accordo porterà con effetto immediato, oltre alla organizzazione di appuntamenti conoscitivi quali workshop e tavole rotonde, soprattutto allo sviluppo di campagne di monitoraggio della biodiversità marina animale e vegetale mediante metodologie tradizionali ed innovative, al fine di tratteggiare un quadro fedele dello stato di salute del mare calabrese. Le attività saranno orientate alla salvaguardia della vita marina, al controllo delle specie aliene invasive, al contrasto dell’inquinamento e alla mitigazione degli effetti dei cambiamenti climatici. Saranno effettuati campionamenti ed analisi di rocce e sedimenti delle acque marine, ma anche di fiumi e laghi.
Il comune impegno dei carabinieri e della Università della Calabria, secondo le rispettive competenze ed anche attraverso l’insieme degli equipaggiamenti tecnologici e delle attrezzature a disposizione, consentiranno di condurre missioni di archeologia subacquea, utili ad esempio per analisi e studi su relitti sommersi, e ancora videosorveglianza sottomarina, monitoraggio della salute del mare e di eventuali sversamenti e dispersioni di inquinanti.
Inoltre il prezioso apporto del Nucleo per la Tutela del Patrimonio Culturale dei carabinieri di Cosenza e della componente Forestale dell’Arma dei Carabinieri, favoriranno la partecipazione di studenti, dottorandi e giovani ricercatori dell’Unical ad eventi e manifestazioni organizzati dall’Arma nelle tematiche oggetto del protocollo mentre, di contro, assicureranno la partecipazione di appartenenti alla Benemerita a corsi, seminari, master ed eventi organizzati dall’Unical.
