Il set era stato allestito nell'area dell'Arcomagno. Due giorni fa il sindaco aveva emesso una ordinanza per disciplinare il traffico stradale e pedonale nei giorni delle riprese. Invece, nel pomeriggio, sarebbe giunta l'amara comunicazione
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Proprio quando mancavano poche ore all'inizio del ciak, la comunità di San Nicola Arcella dovrà rinunciare all'arrivo dell'attore britannico Daniel Craig, alias James Bond, e di tutto lo staff hollywoodiano impegnato nelle riprese del film "Bon 25 - No time ti die", girato quasi interamente a Matera. Secondo fonti accreditate, infatti, la produzione cinematografica non darà il via alle scene, il cui inizio era previsto per domattina, a causa delle condizioni meteo avverse previste per domani. E' altamente probabile che domani vento e pioggia minaccino le coste tirreniche con relativo innalzamento del mare. Non è dato sapere, al momento, se le sfortunate circostanze hanno provocato l'annullamento definitivo delle riprese o si tratterà soltanto il rinvio.
Era tutto pronto
Se si dovesse trattare di un annullamento definitivo, sarebbe enorme la delusione per le migliaia di fan calabresi dello 007 più famoso al mondo pronti a macinare chilometri su chilometri pur di assistere allo storico evento. D'altronde, tutto lasciava presagire l'imminente arrivo delle stelle del cinema nella cittadina altotirrenica. Da giorni la troupe dei tecnici di Bond 25 è arrivata nella comunità di Barbara Mele per allestire il set, di cui farebbe parte, a giudicare dalle foto pubblicate in rete, anche un trampolino di lancio in mare, a qualche metro dalla costa, nell'area Arcomagno. Anche la sindaca due giorni fa aveva provveduto a emettere un'ordinanza per disciplinare il traffico stradale e pedonale in occasione delle riprese. Non solo, erano state allestite numerose aree parcheggio per accogliere le migliaia di curiosi che certamente domani avrebbero invaso le vie del paese. Invece, nel pomeriggio la doccia fredda: le riprese del film sono annullate. Una delusione cocente per tutti gli abitanti del Tirreno cosentino, che già immaginavano di vedere le meraviglie della propria terra proiettate nei circuiti mondiali della cinematografia. Peccato davvero.
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