Non solo 'ndrangheta e narcotraffico, quelli al centro dell’inchiesta “Athena”: per Leonardo “Nino” Abbruzzese, catturato ieri sera a Bari dai carabinieri del Comando Provinciale di Cosenza dopo cinque mesi d’indagini a tutto campo c'è anche un'altra accusa. I militari dell’Arma hanno infatti notificato al presunto esponente della cosca degli “zingari” di Cassano Ionio anche l’ordinanza cautelare relativa al pestaggio di due ragazzi del Ghana ridotti in fin di vita a giugno scorso nella frazione di Lauropoli, ovvero a “Timpone Rosso“.

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La procura di Castrovillari contesta il reato di tentato omicidio (aggravato dalla discriminazione razziale), formulato dall’ufficio diretto dal procuratore Alessandro D’Alessio, non solo a Leonardo “Nino” Abbruzzese, ritenuto il principale autore dell’aggressione, ma pure nei confronti di altre quattro persone: Francesco Abbruzzese detto Cicciotto (difeso dagli avvocati Nicoletta Grandinetti ed Enzo Belvedere), Mattia Selvaggi (difeso dall’avvocato Nicoletta Grandinetti), Luigi Gagliardi (difeso dall’avvocato Nicoletta Grandinetti) e Donato.

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