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Continua, dopo un'altra notte di ricerche la caccia al killer che sabato sera ha sparato e ucciso a Portomaggiore (Ferrara) la guardia volontaria Valerio Verri e ferito gravemente l'agente di polizia provinciale Marco Ravaglia. Principale sospettato è Igor Vaclavic, il 'russo' ricercato anche per l'omicidio del barista Davide Fabbri ucciso lo scorso primo aprile con un colpo di pistola nel retrobottega del locale che gestiva a Riccardina di Budrio, nel Bolognese.
In azione, per setacciare palmo a palmo l'oasi di Marmorta di Molinella, al confine tra il Ferrarese e il Bolognese, circa 150 militari per ogni turno di servizio con il supporto dei paracadutisti del Tuscania, i Cacciatori di Calabria, e le unità del Gruppo intervento speciale (Gis) per intervenire sia da terra che dall'aria con tiratori scelti.
Si cerca un probabile covo tra paludi e acquitrini in una zona ben conosciuta da Igor Vaclavic latitante dal 2015 per una serie di rapine commesse nel 2015 proprio nel Ferrarese. Intanto inquirenti ed investigatori invitano i cittadini alla prudenza descrivendo il ricercato come un criminale molto pericoloso, sembra armato con due pistole. Dalle ultime ricerche investigative è emerso come il soggetto utilizzasse due alias diversi a Bologna e Ferrara: questo per sfuggire ai controlli. Vaclavic, conosciuto come un ex militare russo ma forse originario dell'ex Jugoslavia, su cui pende anche un decreto di espulsione non eseguito, fu arrestato per la prima volta nel 2007 per una serie di rapine: viene descritto come una sorta di "ninja" con arco e frecce e come un "lupo solitario” soprannome riportato dalle cronache che si dice gli fu affibbiato in prigione. (AGI)