Amore sbocciato dopo il primo approccio su un social network, poi l’incubo fatto di violenze, soprusi e abusi sessuali veri e propri. Lui, 40enne disoccupato originario di Varese ma domiciliato a Siderno (Reggio Calabria), è stato arrestato dai carabinieri di San Nicola la Strada, comune del Casertano.

 

Il fermo dell’uomo è avvenuto al termine dell’ultimo atto violento commesso nella notte tra il 7 e l’8 novembre, quando avrebbe abusato sessualmente della compagna, 41enne operatrice presso una onlus, presso un loft di San Nicola dove si erano incontrati.

 

Ai militari la donna ha raccontato di aver iniziato a litigare per ragioni di gelosia con il 40enne dopo che i due erano rientrati da una cena a casa di amici. A quel punto l'uomo, in preda al raptus di gelosia, avrebbe chiuso con un lucchetto la porta chiedendo alla donna di spogliarsi poiché voleva fare sesso. Al suo rifiuto - ha denunciato la vittima - l'ha aggredita, tolto il telefonino e trascinata sul letto e  dopo averle strappato i vestiti ha abusato di lei fino al mattino quando la donna è riuscita a convincerlo di smetterla. I due, è emerso, si erano conosciuti ad aprile su un social network, dopo un po’ si sono incontrati e tra i due è nata una relazione. Lei si è anche recata in Calabria dove ha conosciuto il padre di lui che l'aveva messa in guardia sul carattere aggressivo del figlio.


Lei, innamorata e convinta di poter cambiare il carattere irruento dell’uomo, ha deciso comunque di continuare a frequentarlo ma poco dopo sono iniziate le violenze causate quasi sempre dalla gelosia del 40enne. Il primo episodio raccontato dalla donna risale al mese di giugno 2016 quando, per futili motivi, il compagno le rivolse frasi ingiuriose per poi schiaffeggiarla.

 

Altro grave episodio di violenza fisica, con sequestro di persona, la donna lo ha subito nel successivo mese di agosto; in quella circostanza, per potersi incontrare avevano preso in affitto una stanza in un appartamento condiviso con altre persone in Santa Maria Capua Vetere. Anche lì, sempre per futili motivi, venne picchiata e costretta ad avere un rapporto sessuale contro la sua volontà. A seguito di tali atti di violenza, la donna ha poi maturato la decisione di interrompere la relazione con il 40enne, si è anche rivolta per un supporto psicologico a un centro antiviolenza, riuscendo anche ad allontanarlo dalla sua vita. Successivamente, più volte contattata, si era convinta di un possibile ravvedimento dell’ uomo, che però non c'è stato.