Il servizio di emergenza dell’Asp di Catanzaro continua ad essere ridimensionato e sotto organico. Domani in tribunale approda la vertenza contro il recupero coatto dell’indennità
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Mentre la questione delle indennità cancellate con tanto di “rimborso” forzato direttamente dal conto corrente, domani approda in Tribunale, il servizio di emergenza dell’Asp di Catanzaro continua a vivere in grande affanno.
Poche ambulanze e spesso senza medico a bordo. Oggi ad avere il “privilegio” di essere medicalizzate sono stati solamente i mezzi di Lamezia Terme e Falerna. Maida e Soveria Mannelli, invece, no.
Continua la penuria di professionisti iniziata dopo l’avvio dell’azione di recupero delle indennità dalla triade commissariale che guida l’Asp di Catanzaro. I mezzi sono spesso vetusti e sono comunque troppo pochi. Spesso le ambulanze impiegano oltre 40 minuti per arrivare lì dove viene richiesto l’intervento “urgente” del 118 perchè quella più vicina è già impegnata.
Una situazione che si sta incancrenendo nel tempo e che svilisce il diritto alla salute e la dignità di un servizio primario come quello del 118.