300 i militari impiegati in Calabria a tutela del paesaggio: incendi boschivi, inquinamento delle acque, traffico di rifiuti i reati più diffusi. Presentato il calendario dell'Arma che sensibilizza al rispetto della natura
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È un bilancio positivo quello presentato dai carabinieri forestale nel comando Regione di Reggio Calabria. Un bilancio che rispecchia la specialità dell’Arma forestale volta alla tutela del patrimonio ambientale, sul territorio calabrese e siciliano. Il comando, oltre ai militari presenti in Calabria, ha infatti competenza sui reparti di specialità presenti in Sicilia.
Gli oltre trecento militari in Calabria suddivisi tra le 70 stazioni operative e gli uffici centrali e le sessanta unità suddivise nei Centri Anticrimine Natura di Agrigento, Catania e Palermo hanno ancora una volta fatto registrare importanti risultati finalizzati al controllo del territorio, alla tutela del patrimonio boschivo, della fauna selvatica, degli animali da affezione, alla protezione delle bellezze naturali paesaggistiche, alla repressione dello smaltimento illecito dei rifiuti e dell’inquinamento delle acque, con particolare attenzione alla tutela e sicurezza agro-alimentare oltre all’attività d’indagine e la perimetrazioni degli incendi boschivi.
Aumentati rispetto al 2021 i controlli da parte dei Reparti di Calabria e Sicilia: sono infatti 53.889 quelli effettuati, a fronte dei circa 40.000 dell’anno precedente. 15.642 le persone controllate e 3.665 i veicoli. Controlli questi che hanno generato il deferimento alle competenti Autorità Giudiziarie per varie violazioni ambientali di 1.324 soggetti (1264 nel 2021) con 1.765 reati accertati, 509 sequestri e 17 arresti. Gli illeciti amministrativi riscontrati e sanzionati sono stati 2.387, che hanno portato a contestare sanzioni amministrative per 3.394.324 di euro (2.535.171 nel 2021), con 92 sequestri amministrativi e oltre 2.377 (2173 nel 2021) persone sanzionate.
Ancora una volta particolarmente attivi sono stati i Nuclei Investigativi dell’arma forestale (Nipaaf), che hanno svolto importanti e complesse attività di indagine in Calabria e Sicilia. I Carabinieri Forestale, inoltre, rivolgono particolare attenzione anche alle specie di flora e fauna in via di estinzione il cui commercio internazionale è regolato dalla “Convenzione di Washington” e messa in atto dai nuclei CITES presenti a Reggio Calabria, Palermo e Catania.
Presentato anche il calendario curato dal raggruppamento carabinieri CITES, che si propone di diffondere il significativo valore di salvaguardia di specie in via di estinzione tutelate dalla Convenzione di Washington, alcune mai trattate prima, e di altrettante aree naturali protette del Mondo dove queste specie vivono e vengono protette. Il calendario CITES dei carabinieri rappresenta un’opportunità significativa per la sensibilizzazione del grande pubblico e la diffusione della cultura sui temi della conservazione, anche al fine di promuovere una diffusa azione di educazione ambientale con particolare riguardo alla popolazione scolastica. Il progetto del Calendario, che rientra fra le attività realizzate nell’ambito della convenzione sull’attuazione della convenzione di Washington in atto con il ministero dell’Ambiente e della sicurezza energetica e che ha visto la preziosa collaborazione dell’Istituto poligrafico e Zecca dello Stato per la stampa e la grafica e del ministero dell’Economia e delle Finanze, che lo ha inserito nell’ambito degli interventi educativi-divulgativi meritevoli di essere sostenuti.