Ecco i casi contestati dai magistrati alle persone indagate nell'ambito dell'inchiesta Multiservizi che ha portato all'emissione di due ordinanze di custodia in carcere e di quattro ordinanze di arresti domiciliari
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Le condotte illecite ipotizzate dalla Procura di Paola, esercitate all'interno del comune di Amantea, che hanno portato alla emissione di due ordinanze di custodia in carcere e di quattro ordinanze di arresti domiciliari, sono riferite a casistiche diverse, tutte consumate a partire dalla seconda metà del 2014. Vediamo quali nel dettaglio.
L’assessore con la fissa delle zanzare
Dalle indagini emergono le pressioni esercitate da Emma Pati, oggi assessore all’istruzione del comune di Amantea e all’epoca dei fatti, nella primavera-estate del 2015, componente dell’esecutivo Sabatino con delega ad igiene e sanità, nei confronti del responsabile del servizio manutenzione Domenico Pileggi, per effettuare la disinfezione e derattizzazione nel territorio comunale. Fin dal mese di aprile di quell’anno, secondo le risultanze di una serie di intercettazioni ambientali acquisite dalla procura, l’assessore Pati spinge affinché il servizio venga affidato alla ditta Amas di Amantea, rappresentata di fatto da Claudio Samà. Si tratta di un appalto del valore complessivo di diecimila euro, per il quale il funzionario pubblico, secondo la tesi dei magistrati, avrebbe dovuto ricorrere al Mepa, il Mercato Elettronico della Pubblica Amministrazione. Indipendentemente dalla irregolarità formale, l’affidamento diretto è giunto dopo una serie di incontri tra Pileggi, Emma Pati e lo stesso Samà, con il quale sono stati concordati preventivamente tempi e modi di erogazione del servizio. Dalle conversazioni peraltro, si evincerebbe la consapevolezza del Pileggi, oggi in servizio al comune di Rizziconi, di procedere in contrasto con le norme contenute nel codice degli appalti.
L’affare del porto turistico
Domenico Pileggi, per il suo ruolo burocratico in seno al comune di Amantea, è accusato di turbativa anche nelle procedure di aggiudicazione dei servizi di assistenza e manutenzione del porto turistico. L’affidamento, del valore di 170 mila euro, sarebbe stato concordato preventivamente con il legale rappresentante della Cooperativa Gente di Mare, Gregorio Bruno, alla presenza del responsabile di Apa Multiservizi Fabrizio Ruggiero. Sulla base degli accordi assunti, Apa Multiservizi presenterà l’offerta fuori termine, così da autoescludersi dall’appalto.
Il problema del Durc nell’assegnazione dei servizi di refezione scolastica
Quello della mensa nelle scuole è un affare da 150 mila euro, aggiudicato nell’ottobre 2014 all’Apa Multiservizi, legata alla ditta Ristoservice dall’istituto dell’avvalimento. La disciplina normativa prescrive, per entrambe le aziende, il possesso dei requisiti generali indicati dal codice degli appalti. Dalle indagini invece, emerge che la Ristoservice non fosse in regola con il pagamento dei contributi per cui non era nelle condizioni di produrre il Durc. Di questa circostanza erano a conoscenza sia l’allora presidente del consiglio comunale Linda Morelli, sia la dirigente responsabile del procedimento Anna Concetta Trafficante, indagata e oggi collocata in pensione. La guardia di finanza ha accertato che la Ristoservice, il cui referente Nicola Raso è indagato, non ha versato alcuna imposta negli anni 2014 e 2015, classificandosi quindi come evasore totale, sanando però la posizione contributiva con l’Inps dopo l’aggiudicazione dell’appalto, in contrasto con la legge che invece, obbliga le aziende a mantenere la regolarità contributiva per tutto l’arco di svolgimento della gara, escludendo ogni regolarizzazione postuma.
La turbativa esercitata nella gestione dei parcheggi
Per la presunta illecita aggiudicazione di questo appalto sono finiti ai domiciliari il comandante dei vigili urbani di Amantea Emilio Caruso e l’agente di polizia municipale Giacomo Bazzarelli. La vicenda è relativa alla proroga del servizio, dal 7 maggio al 7 settembre 2015, a beneficio dell’Ati Gestione parcheggi, formata da Apa Multiservizi gestita da Fabrizio Ruggiero e dalla Cooperativa donne al lavoro di Giuseppe Bazzarelli. Il precedente contratto, sottoscritto nel 2010, era scaduto il 31 marzo 2015 ma l’amministrazione non aveva proceduto ad espletare la nuova gara d’appalto, indetta a fine dicembre 2014. Dalle intercettazioni ambientali emerge che Linda Morelli, già nel mese di marzo 2015, aveva rassicurato Fabrizio Ruggiero circa l’aggiudicazione della proroga e che il Rup nominato, Giacomo Bazzarelli, avrebbe appositamente ritardato la richiesta del Durc, per consentire all’ATI di regolarizzare la posizione contributiva con l’Inps. Emilio Caruso è coinvolto in quanto, in qualità di comandante dei vigili urbani, ha sottoscritto la relativa determina.
La tentata concussione e la falsità ideologica
Mario Aloe, responsabile dell’ufficio personale del comune di Amantea, è finito nei guai per tentata concussione. La vicenda è legata all’Home Care Premium. Si tratta di un progetto della durata di 18 mesi promosso dall’Inps per l’assistenza domiciliare. I comuni aderenti, tra cui Amantea, hanno attivato uno sportello per la gestione delle pratiche, destinandovi dipendenti pubblici a cui è riconosciuta una retribuzione suppletiva rispetto a quella ordinaria, di circa 800 euro mensili. Questa circostanza ha indotto Mario Aloe ad esercitare pressioni nei confronti della promotrice del progetto, per inserirvi una sua collaboratrice. Pressioni fermamente respointe. La falsità ideologica è stata invece contestata a Domenico Pileggi per avere liquidato alla società Oasi di Fido sas le fatture per i servizi di custodia e mantenimento dei cani randagi in assenza di una convenzione con il comune, per l’anno 2014. La convenzione è stata poi stipulata nel febbraio del 2015, apponendovi la data del 9 gennaio 2014 proprio per colmare il periodo scoperto. Per questo reato è indagato anche Pasquale Lo Cane, referente della Oasi di Fido sas.