«Ogni minore ha diritto alle misure di protezione rese necessarie dalla sua condizione di fragilità, anche perché il benessere e l’interesse superiore dei bambini sono valori fondamentali condivisi da tutti gli Stati membri e devono essere promossi senza alcuna discriminazione».

Questo, un passo della “mozione sull’età del consenso” approvata dal Consiglio regionale nella seduta del 25 luglio scorso e presentata questa mattina nell’Aula Monteleone di Palazzo Campanella dal proponente capogruppo di Fratelli d’Italia Giuseppe Neri, dal Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza della Regione Calabria Antonio Marziale, in compagnia del presidente dell’Assemblea legislativa Filippo Mancuso e dell’avvocato Stefania Valente che ha curato la parte giuridica della mozione.

Proprio Marziale e Valente hanno curato una pubblicazione, con la prefazione di Mancuso, sulla “Mozione”, contenente la disamina sociologica e giuridica che spiega le ragioni alla base dell’atto licenziato dal Consiglio, che è stata consegnata ai presenti.

Marziale: «Un passo di assoluta civiltà»

«Si tratta di un passo di assoluta civiltà perché abbiamo lottato millenni per raggiungere pienamente i diritti dei minori e non possiamo accettare che uno Stato democratico com'è quello italiano mantenga la soglia del consenso sessuale a 14 anni che è eccessivamente bassa. Chiunque ha figli lo sa».

Ha esordito così il Garante Antonio Marziale, escludendo di voler arrivare con questa “richiesta” alla soglia dei 18 anni della Dichiarazione universale sui diritti del fanciullo, ma almeno a 16 anni, si.

«Facciamogli vivere pienamente il diritto all’infanzia e all’adolescenza e quindi anche allo sviluppo emotivo e psicosessuale con i tempi giusti», ha ribadito Marziale che ha sottolineato come il tema sia centrale per tutti i Garanti d’italia, ma che ha un respiro internazionale. «Vogliamo arrivare a sensibilizzare i Parlamenti, il primo il nostro, perché l'Italia cessi di essere il paese con la soglia del consenso sessuale più bassa d'Italia e d'Europa, e sensibilizzare anche il Parlamento Europeo, l'Onu e tutto ciò che c'è da sensibilizzare, perché si ribadisca il concetto che ogni soggetto in età evolutiva ha il diritto a vivere pienamente la sua età, la sua maturità, il suo sviluppo».

Una partita troppo importante per Marziale che ringrazia ovviamente il Consiglio regionale che l'ha votata all’unanimità, insieme al Capogruppo meloniano Neri che, insieme al gruppo di FdI, ha mostrato per primo la «disponibilità a farsi portavoce di questa causa che è una causa importante, che ha effetti planetari» e naturalmente il presidente Mancuso che non ha perso tempo, e al primo Consiglio utile l'ha fatta approvare.

Neri (FdI): «La nostra mozione è una questione politica»

La mozione, come detto, è stata fortemente voluta da Giuseppe Neri e dal gruppo di Fratelli d'Italia in Consiglio regionale, ed è stata approvata all'unanimità.

«Il concetto di questa mozione – ha argomentato il capogruppo - è importante nella misura in cui tentiamo di evitare che gli adolescenti, e i minori, vengano bloccati nel loro sviluppo etico corretto. Quindi, un'azione di sensibilizzazione nei confronti del governo nazionale e del governo europeo, affinché l’età del consenso venga innalzata, visto che in Italia, per quanto riguarda appunto il consenso sessuale, abbiamo un’età del consenso tra le più basse d'Europa».

Parte quindi dalla Regione Calabria un'azione di sensibilizzazione che, nelle intenzioni dei proponenti, coinvolgerà diversi governi: «è un punto politico il nostro - rimarca Neri -. Far capire che il compito che ha lo Stato e che hanno le Istituzioni non è tanto quello di garantire la libertà di autodeterminazione dei minori, che è già garantita da tutta una serie di norme, ma consentire loro un sano e corretto sviluppo etico, specialmente per quanto riguarda le problematiche sessuali».

Mancuso: «Gli adolescenti non crescano prima della loro età»

Di questione importante e unitamente sociale ha parlato il primo inquilino di Palazzo Campanella Filippo Mancuso che ha sottolineato la valenza della mozione e come il Consiglio regionale della Calabria se ne sia fatto carico votandolo all’unanimità.

«Penso che la mozione vada poi diffusa nei termini e nei modi opportuni perché ritengo che sia un problema importante. Io ringrazio il collega Neri e il Garante Marziale che se n’è occupato e penso che avrà una grande rilevanza perché dobbiamo fare in modo che gli adolescenti siano adolescenti, che non crescano prima della loro età, e che le decisioni che poi segneranno tutta una vita vadano prese consapevolmente».

Quella sull’età del consenso è una mozione rivolta in primis al Governo italiano ed è per questo che si vuole che sia data ampia diffusione all’atto in sé e alla pubblicazione diffusa questa mattina. «Speriamo che questa nostra istanza di cui ci facciamo portavoce sia accolta – è stato l’auspicio di Mancuso -. E speriamo di essere ricevuti poi da chi se ne dovrà occupare in Parlamento».

Mancuso si riferisce certamente al Ministro per la Famiglia, ma anche e soprattutto dei presidenti di Camera e Senato per avviare l’iter legislativo: «Noi siamo consapevoli che è una problematica importante e quindi metteremo tutto il nostro impegno. L’auspicio è che insieme, lontani da steccati ideologici, si possa impegnarci affinché la mozione diventi pietra miliare nella necessaria opera di ricostruzione dei diritti dei minori».