I consiglieri comunali di Crotone, Enrico Pedace e Fabiola Marrelli, del gruppo Consenso, hanno scritto alla Regione Calabria e al Prefetto di Crotone per segnalare, nuovamente, le pessime condizioni in cui si trova la strada di Bonifica Giammiglione-Papanice, danneggiata dopo l’alluvione del 21 novembre scorso. «Nonostante la precedente segnalazione – scrivono i due consiglieri nella missiva - non si è avuta alcuna comunicazione da parte della Regione Calabria che ha a disposizione alcuni finanziamenti per far fronte ai primi interventi di messa in sicurezza in attesa del programma più generale che seguirà con i decreti di pubblica calamità».

Danneggiato piano viabile

«L’infrastruttura è nata negli anni settanta – spiegano Pedace e Marrelli - ed è stata costruita dal vecchio Consorzio di Bonifica - come ente attuatore - con finanziamenti della Cassa per il Mezzogiorno e poi trasferita alla Regione. La strada è molto importante per i collegamenti della frazione di Papanice, ma anche per l’accesso a tutti i terreni agricoli della vallata del Cacchiavia e di Gullo. L’opera, infatti, ha una bretella che si collega con la contrada Gullo di Scandale dove si trovano numerose aziende agricole e zootecniche. Il servizio della strada è pertanto importante per molti utenti ed aziende e per la sua specifica funzione possono intervenire indifferentemente i Dipartimenti regionali sia all’Agricoltura e sia ai Lavori Pubblici».

«Le piogge che sono proseguite dopo il mese di novembre – si legge ancora nella lettera - hanno ulteriormente danneggiato il piano viabile con ulteriori colate di fango, e con il riempimento di detriti di tutti i fossi e cunette. Un tratto di muro già danneggiato ha subito ulteriori rotture e attualmente si presenta con quattro tronconi ribaltati e con la scarpata a rischio di scoscendimento sulla strada».

Pericolo non può essere trascurato

«E’ quindi urgente intervenire per evitare seri rischi per l’incolumità delle persone e delle macchine che circolano, oltre che per contenere i danni già verificatisi che con il passare del tempo aumentano progressivamente aggravando le casse dell’erario. Nel passato è intervento come ente attuatore lo stesso Consorzio che potrebbe ancora farlo anche con una parte dei suoi mezzi, ma è necessario rendere disponibile un primo finanziamento al più presto possibile ed autorizzare l’intervento. Lo stato di pericolo dell’opera è tale da non poter essere trascurato e si confida sul senso di responsabilità per evitare poi l’esborso di somme ingenti o per dover rispondere delle omissioni in caso di gravi incidenti anche alle persone e agli utenti della strada».