In alcuni casi le giustificazioni trovate per evitare di rispettare davvero la misura dell’affidamento ai servizi sociali erano poco credibili anche per lo stesso Giovanni Alemanno.

L’ex sindaco di Roma è tornato in carcere a Capodanno proprio per quelle presunte violazioni. L’ordinanza di custodia cautelare elenca diversi episodi contestati all’ex ministro condannato a 22 mesi per traffico di influenze illecite nel processo Mondo di Mezzo.

Lo stesso Alemanno, in una conversazione intercettata, afferma: «Ho capito, ma che io vengo da Roma a ristrutturare un bar? Dai su… trova una qualsiasi impresa, che non sia un bar insomma, una cosa che giustifichi uno che prende da Roma e arriva giù a Cosenza…», è uno dei passaggi riportati da AdnKronos.

«Alemanno - si legge nell'ordinanza - al fine di poter godere di una libertà di movimento sul territorio nazionale, in realtà non supportata da valide motivazioni, ha prodotto a questo Ufficio e all'Ufficio penale per l'esecuzione esterna documentazione mendace, realizzata artatamente e su sua espressa richiesta».

Repubblica riporta alcune parti del documento con cui il Tribunale di sorveglianza ha deciso l’incarcerazione di Alemanno: il politico si sarebbe dimostrato «del tutto sprezzante rispetto all’esecuzione della condanna in misura alternativa» e che avrebbe violato tale misura «palesando evidente irresponsabilità».

Approfittando del suo ruolo in una società che si occupa di gestione immobili, Alemanno avrebbe simulato «la partecipazione ad assemblee condominiali alle quali in realtà non sembra essere intervenuto». Alemanno presenziava invece agli incontri politici del Movimento Indipendenza, partito nato nel 2023 di cui lui è segretario, che si definisce identitario e a favore del sovranismo. Si tratta dunque di un partito che ha legami diretti con la storia politica di Alemanno, ex esponente del Movimento Sociale Italiano, il partito di estrema destra nato nel secondo dopoguerra da reduci del fascismo e della Repubblica Sociale Italiana.

Sempre Repubblica dice che Alemanno l’8 marzo scorso era a Milano, il 9 a Vigonza, vicino Padova, il 6 e 7 aprile a Cosenza. A Cosenza, in effetti, Alemanno ha presenziato in quei giorni a una cerimonia di commemorazione di Benito Falvo, ex parlamentare missino ricordato, nell’occasione, da un parterre di ospiti bipartisan.

Nei mesi successivi risultano altri suoi incontri fuori Roma (undici in altrettante città tra il 18 e il 19 ottobre) e a ognuno di questi appuntamenti corrisponderebbe un documento giustificativo falso. Le violazioni sono state scoperte durante una nuova inchiesta per riciclaggio in cui Alemanno è indagato, e dalle intercettazioni al suo telefono legate a questo caso. Il 29 giugno Alemanno al telefono avrebbe ad esempio detto: «Dai su! Un’assemblea da qualche parte si troverà».

L'ultimo episodio contestato risalirebbe allo scorso ottobre. Alemanno, che doveva svolgere attività presso la struttura “Solidarietà e Speranza” che si occupa di famiglie in difficoltà e di vittime di violenze, è accusato di una «gravissima e reiterata violazione delle prescrizioni imposte».