Durante le sue ore di lezione in una scuola dell’infanzia di Gizzeria avrebbe abusato di alcune bambine
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Lascia il carcere e torna a casa l’insegnante di religione lametino arrestato lo scorso 24 maggio con l’accusa di avere molestato sessualmente alcune bambine della scuola dell’infanzia di Gizzeria lido. Il tribunale del Riesame ha concesso al sessantaquattrenne i domiciliari. L’indagato, difeso dagli avvocati Gambardella e Gualtieri, ha sempre rinnegato ogni accusa.
L’indagine è iniziata a seguito della denuncia di una madre che si era rivolta al Commissariato, dopo aver ricevuto le confidenze della figlia di cinque anni la quale le aveva detto, con riluttanza e pudore, di essere costretta a subire i palpeggiamenti dell’insegnante. Dopo poco si sarebbero fatte avanti altre mamme, confermando le stesse confidenze da parte delle loro piccole. La successiva attività tecnica effettuata anche mediante l’installazione di un impianto di video sorveglianza all’interno della scuola, avrebbe permesso di accertare le responsabilità dell’insegnante.
In particolare, in più occasioni avrebbe accarezzato le bambine, le avrebbe prese in braccio, anche due contemporaneamente, accarezzandole morbosamente e dando loro baci sulla bocca e sul collo, nonché sfregandolo loro nelle parti intime.
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