L'impresa, in base alle indagini svolte, ha presentato all'ente previdenziale falsi documenti a partire dall'anno 2011, ottenendo la liquidazione di somme relative a indennità di disoccupazione e malattia per un importo di circa 200.000 euro, beneficiando inoltre di indebite riduzioni contributive pari a circa 300.000 euro con un danno complessivo all'Erario di circa 500.000 euro.
 
La società ha denunciato all'INPS un consistente numero di (false) giornate lavorative effettuate su fondi agricoli di cui non ha effettivamente avuto la disponibilità, attestandone l'uso attraverso il deposito di falsi contratti di comodato d'uso.

 


La fittizia attestazione di oltre 7.000 false giornate di lavoro ha inoltre consentito all'azienda di beneficiare di indebite riduzioni contributive per circa 300.000 euro e l'omesso versamento di ritenute previdenziali per circa 170.000 euro.