Coinvolte persone dimoranti nel capoluogo e in provincia. Ciascuna si sarebbe resa responsabile di maltrattamenti ai danni di familiari o ex conviventi
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Sono sei le misure di sorveglianza speciale che sono state emesse dal Tribunale di Catanzaro e proposte del questore nei confronti di persone residenti in città e provincia, accusate di atti persecutori e maltrattamenti contro familiari.
Delle sei misure emesse in quest’ultimo periodo dell’anno, dal Tribunale di Catanzaro – Seconda Sezione Penale, due sono state disposte per maltrattamenti e quattro per il reato di atti persecutori. Le sei persone destinatarie devono osservare una serie di obblighi e divieti previsti dalla specifica norma, compreso il divieto di avvicinamento alla parte offesa ed ai luoghi frequentati dalla stessa. Inoltre, si è provveduto nei loro confronti al ritiro dei documenti di identità validi per l’espatrio.
Nel primo caso la misura, della durata di due anni con installazione del braccialetto elettronico, è a carico di un 31enne residente a Catanzaro, per condotte reiterate nel tempo di gravi maltrattamenti nei confronti della ex compagna convivente.
Nel secondo caso il destinatario è un 40enne di Montauro, nei confronti del quale la sorveglianza speciale ha durata di tre anni, con obbligo di soggiorno nel comune di residenza e di presentazione all’autorità di pubblica sicurezza per tre giorni a settimana. Avrebbe in più occasioni maltrattato la moglie alla presenza anche dei figli minorenni.
Nel terzo caso a essere sottoposto alla sorveglianza speciale della durata di 1 anno ed istallazione del braccialetto elettronico è un 21enne di Catanzaro. Il giovane è accusato di atti persecutori nei confronti dell’ex fidanzata e della sua famiglia, perpetrati con sistematicità, anche in violazione della misura cautelare già in atto del divieto di avvicinamento alla persona offesa e ai luoghi dalla stessa frequentati.
Nel quarto caso la misura, della durata di tre anni, è stata disposta nei confronti di un 41enne di Davoli, per aggressioni fisiche e verbali contro l’ex compagna. All’uomo è imposto anche il divieto di soggiorno nel comune di residenza della vittima e la presentazione all’Autorità di P.S. per tre volte alla settimana.
Nel quinto caso, destinatario della sorveglianza speciale, della durata di tre anni, è un 22enne di Catanzaro, accusato di atti persecutori aggravati, aggressioni fisiche e verbali e minacce, nei confronti della ex compagna, commessi durante la relazione sentimentale e dopo il suo termine. Una condotta ossessiva e vessatoria perpetrata anche in spregio allo stato di gravidanza della vittima e dei suoi familiari.
Nel sesto caso il provvedimento, della durata di un anno con applicazione del braccialetto elettronico, riguarda una donna di 47 anni di Lamezia Terme, che, ossessionata dalla gelosia, ha posto in essere pervicacemente condotte persecutorie e vessatorie, arrivando all’aggressione fisica, nei confronti di un’altra donna.