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Si chiude il cerchio sull’operazione “Tifo Selvaggio”. Gli agenti della Digos di Catania hanno messo le manette ai polsi anche all’ultimo degli ultras che aggredirono alla stazione di Sant’Eufemia Centrale, a Lamezia Terme, quattro docenti e tentarono di uccidere un poliziotto. Si tratta di un minorenne, un diciassettenne, arrestato a Catania su disposizione del Gip per il Tribunale per i Minorenni di Catanzaro. Al minorenne, che era indagato, sono stati contestati a vario titolo, i reati di rapina impropria, danneggiamento aggravato, incendio, lesioni aggravate, violenza privata, utilizzo di oggetti atti a offendere in occasione di manifestazioni sportive, resistenza a pubblico ufficiale e detenzione abusiva di materiale esplodente.
Il giovane, che è stato anche sottoposto ad un Daspo, è stato rinchiuso nel carcere minorile di Bicocca. Lo scorso 29 aprile gli ultras del Catania, in trasferta a Matera, dopo avere messo in atto un vero e proprio posto di blocco sull’A2 al fine di individuare tifosi del Siracusa, intercettarono l’auto con a bordo i quattro docenti, deducendo dalla maglietta che uno di questi aveva addosso, che fossero loro avversari. Ne scaturì un lungo inseguimento terminato poi alla stazione di Sant’Eufemia con una vera e propria aggressione con spranghe, catene e il lancio di un fumogeno all’interno dell’auto i cui sedili presero fuoco, mentre uno dei passeggeri, a causa di una disabilità, non riusciva a lasciare l’abitacolo. Non contenti di ciò quando un ispettore capo al fine di calmare la follia in atto aveva sparato in aria dei colpi di pistola, uno degli ultras aveva tentato di investirlo. Ventuno in tutto gli arrestati. Per due dei docenti furono necessarie le cure del presidio ospedaliero Giovanni Paolo II di Lamezia.
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